Il mondo del calcio si stringe attorno a Moreno Torricelli, indimenticato terzino di Juventus e Fiorentina, che oggi ha perso sua moglie, Barbara (40 anni), deceduta dopo una malattia incurabile. L’ex “mastro Geppetto” del pallone rimane dunque con tre figli (Arianna, 16 anni, Alessio, 11, e Aurora, 10), senza un contratto (dopo una grandissima annata al Figline la squadra toscana è fallita e lui si è dimesso) e un dolore che al momento appare incolmabile. “Non fiori ma opere di bene” ha imposto Torricelli, con donazioni da fare al “Progetto Luce” del reparto di Ematologia dell’ospedale di Careggi, sezione di Firenze dell’Associazione italiana contro le leucemie.
I funerali della signora Torricelli si terranno domani pomeriggio nella chiesa del Galluzzo, alle porte di Firenze dove l’ex giocatore risiedeva, per poi venir replicati venerdì a Monguzzo, in provincia di Como, paese natale di Barbara (ricordiamo che Torricelli era invece di Erba, nella medesima provincia). Inevitabile il cordoglio di bianconeri e viola; così i primi sul loro sito ufficiale: “Una tragedia familiare ha colpito Moreno Torricelli: è morta la moglie Barbara. Tutta la Juventus si stringe attorno a Moreno e alla sua famiglia“. Non è da meno la Fiorentina: “Tutta la Fiorentina si stringe attorno a Moreno Torricelli in questo momento di profondo dolore ed esprime le sue più sincere condoglianze per la scomparsa della moglie Barbara“.
In carriera, oltre alle trafili più o meno giovanili (è nota la sua storia fiabesca, con quintuplo salto dall’Interregionale alla Serie A grazie all’intuito di Giovanni Trapattoni che lo intravide in un’amichevole della sua Juve contro la Caratese), ha giocato anche con Espanyol e Arezzo, ultima sua squadra in Serie B. Poi la carriera da allenatore, prima nel settore giovanile della Fiorentina, quindi parentesi sfortunata a Pistoia, infine l’ottimo lavoro, per sfortuna vano, al Figline. Ora la partita più difficile: superare questo triste e doloroso momento, insieme ai suoi figli e ai suoi tanti amici. In questo come in altri casi delle semplici condoglianze appaiono necessarie e, al contempo, totalmente insufficienti.
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