Tanta esperienza, anche in Serie A, e la considerazione da parte di tutti i tifosi d’Italia: Matteo Guardalben è sempre stato un portiere ben voluto, un po’ per la sfacciataggine della sua espressione un po’ per le sue indiscutibili doti tra i pali. Scendere in Serie B a salvare la porta del Vicenza sarà stata una scelta coraggiosa e importante, ma Matteo era contento così: aveva iniziato il campionato da ovvio titolare e anche a Torino contro la Juventus aveva dato sfoggio delle sue indiscusse qualità.
Fino al 4 ottobre del 2006 quando in allenamento uno scontro fortuito di gioco gli fa perdere dapprima i sensi, quindi lo rende temporaneamente paraplegico: grande spavento che poi moderatamente rientra nei ranghi. Guardalben più o meno si riprende ma il trauma cranico è così forte che la sua vita di tutti i giorni cambia, non può fare il portiere e i medici non sanno bene cosa fare.
Da qualche giorno però Matteo può guardare al futuro con molto ottimismo: a Londra è stato operato e cioè gli è stata ridotta l’ernia cervicale procuratasi in seguito al trauma e gli sono state saldate due vertebre cosicché ora, nonostante abbia da fare molta fisioterapia, può vedersi di nuovo tra i pali.
Il presidente vicentino Cassingena non gli ha fatto pesare, come ovvio, nulla e gli ha sempre dato il suo appoggio totale dicendogli che sarebbe stato aspettato: Guardalben ringrazia e torna a sognare…
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