Chiaro che quando si tratta di sognare, allora si punta in alto: non si nasconde il neo acquisto della Lazio, il centrocampista brasiliano Hernanes. Alla fatidica domanda, inerente alla massima aspirazione con la sua nuova maglia biancoceleste, lui non ha esitato e ha risposto: “Sogno di vincere lo scudetto“. Più realisticamente ha però poi sottolineato: “La competizione sarà agguerrita, ma noi lotteremo per avvicinarci il più possibile alle prime. Ancora non sono in grado d’individuare quali saranno i nostri obiettivi, ma nella mia testa voglio arrivare il più vicino possibile a qualificarci per la Champions“. Insomma, è già alle spalle il ko laziale contro la Samp, come confermano le parole di Ledesma e Zarate che contro il Bologna sono convinti di un pronto riscatto.

Già, c’è ottimismo a Formello: Lotito e Tare plaudono al mercato, si curano poco delle solite beghe “epurati” (anche quest’anno diversi, da Meghni a Manfredini, da Bonetto a Firmani) e già pianificano il prossimo colpo in difesa, che porta al nome dell’uruguaiano Lugano, attualmente al Fenerbahce, ma che potrebbe arrivare a Roma a gennaio. Ma ritorniamo ad Hernanes, in patria soprannominato “O’ Profeta” e che sulla sponda laziale del tifo caldo della capitale si sente già a suo agio: “Sono felice a Roma e già la mia famiglia si sta trovando molto bene. Ogni cosa qui è confortevole e questo rende ancora più agevole disputare una buona stagione con la Lazio. Le premesse sono ottime e io sono pronto“.

Rispondendo alle domande di globoesporte, l’ex San Paolo si è mostrato sorpreso per l’accoglienza dedicatagli: “Il calcio brasiliano è molto seguito in Italia, i tifosi sapevano già tutta la mia storia, cosa avevo fatto, vinto… conoscevano tutto di me. Ma la cosa che più mi ha colpito è quanto il tifo italiano possa essere sfegatato. I tifosi della Lazio, poi, sono proprio unici, fanatici. L’ho capito quando sono arrivato. Ti fermano per le strade, ti scattano foto, sono sempre pieni di tatuaggi sul corpo con i simboli o i colori biancocelesti, esprimono in ogni forma la loro autentica passione“. E ancora sul suo ambientamento ci tiene a ringraziare il suo “sponsor” Dias, il connazionale Matulazem e gli insegnanti di italiano, per entrare subito nel vivo dello spogliatoio.

Convocato dal neo ct Menezes per il Brasile (aveva già collezionato due presenze con i verdeoro), ora punta a mantenere la casacca dei pentacampeao più a lungo possibile: “La Seleçao è sempre la Seleçao. Anche se fossi venuto qui solo per prendere un caffè, ne sarebbe valsa la pena. Dovrò lavorare al massimo per convincere il Ct Menezes. Lui mi ha sempre seguito e stimato dai tempi del San Paolo, ma in nazionale non c’è nulla di scontato. Dovrò dimostrare di essere utile e funzionale alla sua causa. Mondiali casalinghi del 2014? Siamo solo all’inizio del lavoro, ma la cosa più importante è che io riesca a fare bene. Devo assolutamente dimostrare il mio valore nella Lazio, affermarmi nella mia squadra di club mi permetterà anche di avere delle opportunità importanti con il Brasile“.

Due partite e già il popolo della Lazio è in visibilio: un’amichevole e un ko, seppur non proprio meritato, contro la Samp. Saprà mantenere le aspettative Anderson Hernanes de Carvalho Andrade Lima, da Recife, anni 25?

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