Il tribunale antidoping del Coni si è espresso oggi in merito alla vicenda che aveva visto coinvolto il difensore del Palermo Moris Carrozzieri. Al giocatore è stata comminata una squalifica di due anni, il tribunale ha quindi accolto la richiesta della procura antidoping, e gli ha inoltre inflitto anche una pena pecuniaria. Carozzieri è dunque la prima vittima dei test mirati introdotti da una legge entrata in vigore lo scorso gennaio.
Il calciatore subito dopo il deferimento, arrivato il 23 aprile, aveva chiesto scusa alla società, al presidente Zamparini e ai suoi compagni, dichiarandosi pentito per l’errore commesso. Il controllo era avvenuto dopo la partita tra Palermo e Torino, il difensore risultò positivo alla benzoilecgonina, un metabolita della cocaina. Non è servito dunque a nulla l’atteggiamento dimesso, ora potrà tornare a giocare soltanto nella primavera del 2011.
Proprio in questi giorni Carrozzieri aveva dichiarato di voler continuare ad allenarsi e che quindi sarebbe partito in ritiro con la sua squadra. A quanto pare era stato anche trovato un accordo per il rinnovo del contratto che lo avrebbe tenuto legato al Palermo ancora per due anni. Ora che si conosce l’entità della pena sicuramente la società rosanero prenderà delle decisioni in merito alla situazione del suo tesserato. Ricordiamo che non è la prima volta che Carrozzieri si trova in difficoltà con la giustizia sportiva: nel 2006, ai tempi della Sampdoria, fu squalificato per due mesi insieme al compagno di squadra Francesco Flachi, il motivo in quella circostanza era legato al calcio scommesse.
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