Così titolava questa mattina L’Equipe che aggiunge: “Milan al settimo cielo!”. Ignoriamo volutamente la stampa inglese che si appiglia al primo goal di Inzaghi, definendolo irregolare. Brutto sì, niente da dire. Fortunoso anche, per carità. Ma irregolare, su fate i bravi!
Appreziamo invece la signorilità di Rafa Benitez, che pur comprensibilmente amareggiato, non ha perso la sua signorilità, complimentandosi con i vincitori.
E’ un altro trionfo per il calcio italiano: dopo la Coppa del Mondo di quest’estate, il trofeo più prestiogioso per club, torna nella penisola.
Ed è bello realizzare che il Milan, tra le grandi del nostro campionato, sia la squadra più italiana.
Ieri, al fischio d’inizio, c’erano in campo ben sette calciatori autoctoni, tra cui diversi protagonisti in Germania: Nesta, Oddo, Pirlo, Gattuso, Inzaghi (con Maldini e Ambrosini che non erano della spedizione azzura, uno per scelta e l’altro per infortunio probabilmente).
Nel finale spazio ad un altro Campione del Mondo, Gilardino e a Giuseppe Favalli: nove italiani sul tetto d’Europa.
Scusate se è poco, per il tanto bistrattato calcio nostrano.
Ben vengano i Kakà e gli altri fuoriclasse stranieri ma l’ossatura italiana, alla fine, premia. Gente predisposta a stringere i denti e a lottare e che alla fine probabilmente, sa giocare a pallone meglio di altri. O no?
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