L’argomento è di quelli scottanti e complessi, soprattutto adesso che il Real Madrid ha deciso di ricominciare con gli acquisti stellari. Limitare gli ingaggi dei calciatori non è cosa semplice, ma, secondo quanto riportato dal quotidiano spagnolo As, il presidente della Uefa, Michel Platini, avrebbe incontrato nella gionata di ieri: Laporta (Barcellona), Rummenigge (Bayern Monaco), Paolillo (Inter), Gandini (Milan) e Aulas (Lione), membri del Comitato esecutivo dell’Eca, l’Associazione dei club europei, proprio per discutere della possibilità, già ventilata in passato, di limitare le spese per i trasferimenti e adottare un salary-cap per gli ingaggi.

Platini, che non ha mai nascosto la sua contrarietà alla politica del Real Madrid (definì “fuori dal normale” i 90 milioni spesi per Cristiano Ronaldo), cercherebbe l’appoggio del nucleo duro dell’Eca, che rappresenta 137 club, e soprattutto di Laporta, che ha parlato di “imperialismo” a proposito dell’atteggiamento merengue, del Bayern, furioso con il Real per il caso Ribery, e del Milan, dove Berlusconi ha indicato come una priorità quella della riduzione degli ingaggi. In particolare Platini avrebbe proposto di limitare la spesa dei club per acquisti e ingaggi al 60% del fatturato, percentuale che sarebbe inferiore nel caso di società col bilancio in rosso. Sul progetto ci sarebbe già il via libera di Barroso, presidente della Commissione Europea.

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