Mancini pensa alla sfida con la Juventus di Domenica, la squadra evidentemente no. L’ampia rosa interista sopperisce alle assenze forzate (per infortunio) e a quelle frutto delle scelte prudenti del suo allenatore travolgendo un buon Genoa che si distrae troppo in difesa e subisce un secco 4-1. Neanche a dirlo l’unica nota stonata nella serata dell’Inter è l’ennesimo “caso Adriano“, il brasiliano viene convocato ma appena appreso che non finirà in panchina decide di andarsene a casa, il suo rapporto con la squadra, la dirigenza e l’allenatore (dopo il mancato “cinque” di Reggio Calabria) è sempre più compromesso. (Clicca qui per la Galleria Fotografica)

Il gol di Cordoba, lesto a ribadire in rete dopo il miracolo di Rubinho sul colpo di testa di Hernan Crespo, arriva dopo appena 8 minuti e mette in discesa la partita dell’Inter. Il Genoa risponde con la consueta aggressività, ma senza i gol di Borriello, che sembra essersi fermato dopo l’exploit iniziale, e con il deludente Di Vaio mandato in tribuna, fa davvero fatica a trovare la via della rete. La difesa interista composta da Maicon, Cordoba, Chivu e Maxwell non soffre più del dovuto e Samuel in panchina può godersi un po’ di riposo evitando il rischio di prendere un giallo che gli sarebbe valso la squalifica nella supersfida del 4 novembre.
Il primo tempo si chiude con il vantaggio nerazzurro, ma Rubinho risulta ancora impegnato in diverse occasioni nelle quali salva la sua squadra da un passivo peggiore.

La ripresa si apre con l’Inter di nuovo in vantaggio, stavolta è Cambiasso a ribadire una conclusione di Chivu respinta in maniera non impeccabile dal portiere del Genoa. Di lì in poi arriva il festival delle occasioni mancate dai nerazzurri, clamoroso l’errore di Crespo che tira fuori dopo aver seminato il panico nella difesa genoana con una slalom degno del miglior Messi.

Il Genoa non molla e trova il 2-1 grazie ad inserimento di Konko che batte Orlandoni in uscita su assit di Figueroa. Si tratta solo di un’illusione per gli uomini di Gasperini che non avranno più grandi chance per mettere in imbarazzo il terzo portiere dell’Inter, in campo per risparmiare Julio Cesar che sta recuperando da un problema alla schiena e di Toldo assente per una microfrattura.

Dal gol di Konko passano poco più di 60 secondi: Suazo, entrato in campo per Crespo, mette in mostra la sua velocità e il suo tempismo trovando la sua prima rete con la nuova maglia. L’honduregno scatena il suo scatto anche al 43esimo fermato solo dall’uscita di Rubinho che lo stende provocando il calcio di rigore che Cruz trasformerà per il 4 a 1 finale.

Missione compiuta per Mancini: Ibrahimovic e Samuel a riposo e al sicuro da ammonizioni pericolose, Julio Cesar al caldo per riassestare la sua schiena dolorante e vantaggio in classifica sulla Roma rimasto inalterato.

Domenica si gioca contro i bianconeri che cercano la “vendetta” dopo Calciopoli, l’Inter arriva a Torino da Capolista bella e convincente.

La Galleria Fotografica di Inter – Genoa 4-1

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