Il quarto goal nelle ultime cinque gare del redivivo Adriano, dopo appena 43 secondi di gioco, ha spianato all’Inter la strada verso l’ennesimo record.
I nerazzurri raggiungono il Real Madrid di Di Stefano del 1960/61 e il Bayern di Magath delle stagioni a cavallo tra il 2004 e il 2006, in vetta all’Olimpo del calcio continenatale.
Il 2-0 sul Chievo infatti, frutta la 15esima vittoria consecutiva, una mostruosità.

Imbarazzante la facilità con la quale l’Inter ha polverizzato anche questo record.
Una partita non di certo esaltante, resa ancora più malinconica dal vuoto sugli spalti, che i nerazzurri hanno condotto senza versare una goccia di sudore.
In un’atmosfera da Day-After, la corazzata di Mancini, non mostra nessuna pietà per i clivensi, colpiti a freddo da Adriano che, tornato imperatore, incenerisce il portiere avversario dopo un manciata di secondi, come detto.
Trovato il gol, l’Inter si rilassa e il Chievo prende decisamente in mano il pallino del gioco.
Ma Julio Cesar non corre grossi pericoli e si limita all’ordinaria amministrazione.
Verso la mezzora l’Inter riprende ad accelerare e sfiora il raddoppio prima con una punizione di Stankovic, deviata da Obinna, che lambisce il palo e, al 35′, con Crespo che liberato da Vieira spara addosso a Sicignano.
Ad inizio ripresa, arriva il ko tecnico, con il ritorno al goal di Hernan Crespo che, forse aiutandosi involontariamente con un braccio, trafigge per la seconda volta un Sicignano che deve fare mea-culpa.
Ora, in attesa del sedicesimo successo consecutivo, domenica prossima contro il Cagliari, l’Inter può godersi per una settimana, questa vittoria che la mantengono a +11 dalla Roma e ad un’imbarazzante +30 sui cugini rossoneri, dei quali è stato eguagliato il record di otto vittorie esterne di fila, detenuto fino a ieri, dal Milan di Capello nel ’92/’93.

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