Sono trascorsi esattamente 664 giorni da quando, il 7 Dicembre 2005, Zlatan Ibrahimovic segnava il suo ultimo gol in Champions League. Quella sera si giocava Rapid Vienna – Juventus, finì 3 a 1, con la Juventus che superavano il girone di qualificazione. I cronisti sottolineavano la doppietta di Alessandro Del Piero, doppietta che permetteva al Capitano della Juve di raggiungere Giampiero Boniperti in testa alla classifica dei marcatori di sempre in bianconero. Il gol dello svedese passava così praticamente inosservato.
22 mesi dopo arrivano nuovamente i gol di Ibrahimovic in Champions League, gol che consentono alla sua squadra attuale, l’Inter, di rilanciarsi verso la qualificazione dopo la prima sconfitta contro il Fenerbahce. La Juventus in Champions non ci gioca nemmeno. Roba che ad ipotizzarlo quella sera del 7 Dicembre ti avrebbero guardato tutti come un alieno, ridendoti in faccia. Invece è proprio questa la storia: miracoli di Calciopoli, miracoli di Moggi (prima) e di Cobolli Gigli (poi).
La partita di stasera doveva rappresentare la svolta per le sorti europee dei nerazzurri dopo la vittoria nello scontro diretto contro la Roma. Nel riscaldamento pre-partita si blocca Dacourt, previsto nell’11 titolare, che va ad aggiungersi alla lunga lista degli assenti. Soluzione obbligata, dentro Solari con Stankovic mediano al centro del campo. (Clicca qui per la Gallery della partita, Clicca qui per il video)
Mancini alla vigilia non aveva sbagliato: “l’uomo chiave è Ibrahimovic, segna lui“. Bastano 14 minuti, il fallo da rigore sciagurato dell’imbarazzante Kromkamp, e la profezia si avvera. Zlatan va sul dischetto e non sbaglia, 1 a 0.
Il primo quarto d’ora aveva mostrato un PSV modesto, ma volenteroso e privo di timori reverenziali, in grado anche di impensierire il solito ottimo Julio Cesar in versione Champions. Dopo il rigore Ibrahimovic si sblocca, anche psicologicamente, comincia a giocare come sa lui e la dea bendata decide di volgere il suo sguardo benevolo verso di lui.
Al 31esimo un cross di uno scattante Figo lo trova pronto oltre il secondo palo, Zlatan colpisce di testa probabilmente con l’intenzione di fare da torre per Crespo appostato a centro area, ma la traiettoria che ne viene fuori è beffarda e punisce Gomes in controtempo. Nuova doppietta e nona rete per l’attaccante svedese, una media gol impressionante che lo proietterebbe ad una quota fantascientifica se mantenuta fino al termine della stagione.
L’Inter potrebbe controllare il match con tranquillità, gestendo il vantaggio e cercando di farlo crescere ancora senza spendere troppe energie in vista della sfida di sabato contro il Napoli, ma Chivu complica le cose rimediando il secondo cartellino giallo e facendosi espellere. Mancini, che non vuole farsi sfuggire l’occasione di battere il rivale Koeman, non perde la bussola e butta nella mischia il giovane centrocampista Bolzoni per Solari e Suazo per Crespo, pronto a sfruttare ogni occasione in contropiede con la sua velocità.
La partita si trascina stancamente fino al 90esimo senza particolari scossoni, gli olandesi ci provano senza trovare mai l’ultimo passaggio e mantentendo un possesso di palla irritante quando sterile. Ci pensa l’arbitro greco Vassaras a regalare il brivido finale quando, a tempo scaduto, espelle Suazo per una presunta gomitata. L’honduregno è assolutamente incolpevole nella circostanza e l’Inter nella prossima partita, a Mosca contro il CSKA, potrà contare solamente su due attaccanti. Con un Ibrahimovic così potrebbero essere più che sufficienti.
Il Tabellino:
INTER-PSV 2-0
(primo tempo 2-0)
MARCATORI: Ibrahimovic al 14’ (rig.) e al 31’ p.t.
INTER (4-4-2): Julio Cesar; J. Zanetti, Samuel, Chivu, Maxwell; Figo, Stankovic, Cambiasso, Solari (dal 14’ s.t. Bolzoni); Crespo (dal 16’ s. t. Suazo), Ibrahimovic. (Toldo, Jimenez, Esposito, Puccio). All. Mancini.
PSV EINDHOVEN (4-2-3-1): Gomes; Kromkamp (dal 13’ s.t. Bakkal), Addo, Simons, Alcides; Culina, Salcido; Mendez (dall’11’ s.t. Koevermans), Perez, Farfan (dal 30’ Aissati); Lazovic. (Roorda, Jonathan, Fagner, Van der Leegte). All. R. Koeman.
ARBITRO: Vassaras (Gre).
NOTE: spettatori 20 mila circa. Espulsi Chivu (per doppia ammonizione) e Suazo; ammoniti Samuel e Culina. Angoli 3-4. Recuperi 2’ p. t. 2’ s.t.
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