Le nostre pagelle di Italia – Nuova Zelanda 1-1.
Marchetti s.v. – Praticamente inoperoso, il vice – Buffon avrebbe avuto bisogno di un miracolo per fermare Smeltz da mezzo metro.
Zambrotta 7 – Forse il più positivo, corre tantissimo, non è più quello del 2006, ma fa di tutto per esserlo.
Cannavaro 5 – Lotta con lo scorretto Fallon, ma non è brillante e veloce. All’82esimo il ragazzino sconosciuto Wood lo umilia saltandolo e rischiando il gol di una vittoria epica per i Kiwi, vecchio.
Chiellini 6 – Dovrebbe essere il giovane difensore a dare qualcosa in più, ma ci mette tanta generosità e poca efficacia.
Criscito 5 – Inesistente in fase di spinta, contro la Nuova Zelanda non avrebbe dovuto fare niente di più che quello. Piede pessimo quando arriva al cross.
Pepe 5.5 – Quasi invisibile nei 45 minuti che gioca, non troppo brillante, almeno calcia bene i calci piazzati
De Rossi 7 – Il cuore dell’Italia, a tratti sembra l’unico giocatore vero in campo.
Montolivo 5 – L’emblema di questa Italia che vorrebbe, ma non può, anche con un pizzico di sfortuna. Gioca tanti palloni, lo fa con lentezza, senza lampi di genio a parte due buoni tiri (uno sul palo, l’altro salvato da Paston). L’unica consolazione è che Pirlo, in precarie condizioni fisiche, potrebbe non fare molto meglio.




Marchisio 4 – Fuori posizione, ancora una volta, confusionario.
Gilardino 4 – Lento, impacciato, sempre fuori dal gioco. Penoso.
Iaquinta 6.5 – Trasforma il rigore, si muove tantissimo al servizio della squadra, lotta con i giganti della difesa avversaria, ma anche lui non è certamente letale sotto porta.
Camoranesi 5 – Svogliato, senza brillantezza, rallenta il gioco come il collega Montolivo e perde fin troppi palloni. Regala un paio di buone giocate (un assist per Iaquinta e un tiro dalla distanza) in mezzo a tante imprecisioni.
Di Natale 5 – Manca la fantasia a questa Italia, il capocannoniere della Serie A ha le polveri bagnate, soprattutto in una posizione così defilata sulla sinistra.
Pazzini 5.5 – Meglio di Gilardino, ma non ci voleva molto.
Lippi 5 – Le prova tutte, pur partendo con la stessa formazione del Paraguay, e più velocemente del solito, ma i suoi 23 lo tradiscono quasi senza eccezioni.
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