Diamo i voti come a scuola: lo scudetto della Juve è da più parti stato definito come quello “del gruppo”. Il goleador ha fatto “solo” 10 reti sintomo di un gioco corale che ha portato in rete quasi tutti i giocatori della rosa (solo Barzagli è mancato all’appello), la difesa ermetica, il centrocampo super, il ricco ventaglio di scelte in attacco. Tutti ampiamente sopra la sufficienza, ma vediamo nel dettaglio chi potrà fregiarsi del titolo di più bravo della classe.
Buffon – 9 – Garanzia assoluta, la topica contro il Lecce l’eccezione che conferma la regola: è ancora il numero uno.
Lichtsteiner – 8,5 – Ha lasciato un polmone sull’out di destra e ha pure timbrato due volte il cartellino. Troppo nervoso.
Barzagli – 9,5 – Elegante e preciso, sempre sul pezzo con la puntualità dei campionissimi. Mai squalificato.
Chiellini – 9,5 – Quando c’è stato da randellare non ha mai lesinato carica agonistica. Non solo, duttile nel passare a sinistra all’occorrenza.
Bonucci – 9 – Cresciuto alla distanza, la sua è stata una stagione pressappoco perfetta. Bravo a prendersi le sue rivincite con stile.
De Ceglie – 8,5 – Ha perso il posto e se l’è riconquistato. Come? Correndo come un matto e sbagliando pochissimo. Sorpresa.
Caceres – 8,5 – Voleva la Vecchia Signora che alla fine ha riaccolto il figlio suo: ha ripagato con gol, presenza e disponibilità.
Vidal – 9,5 – Il Guerriero che non t’aspetti: corre per tre e riesce a rimanere lucido, le gambe della mediana bianconera.
Pirlo – 10 – Lui invece è stata la mente del centrocampo: ha dettato i tempi da maestro e ha vinto pure la scommessa della vita. Un alieno.
Juve campione d’Italia: le foto da Trieste
Marchisio – 9,5 – Infine il cuore: in mezzo al campo ha fatto tutto e pure di più, segnando da campione e mordendo le caviglie degli avversari da mastino.
Pepe – 9 – Rivelazione assoluta: da possibile partente in estate a pedina tattica utilissima per la causa. Corsa e reti decisive, cosa chiedergli di più?
Giaccherini – 8 – In alcune gare è stato il key-factor di Conte: un peperino un po’ timido, ma comunque fondamentale.
Estigarribia – 8 – L’uomo dei big-match, con lui è nato il 3-5-2 bianconero di questa stagione. A Napoli la miglior gara.
Vucinic – 9,5 – All’inizio più sregolatezza che genio, poi ha deciso di giocare ed è stato il migliore. E’ un fuoriclasse, ma un fuoriclasse pigro.
Matri – 9 – Gol d’autore e unico ad andare in doppia cifra: il bomber bianconero si è consacrato ad altissimi livelli.
Del Piero – 9 – Decide la gara con la Lazio e doma definitivamente l’Inter: la classe non è acqua, in panchina o in campo, sempre. Dura lex sed Alex.
Quagliarella – 8,5 – Impegno e spirito di sacrificio per la causa: segna meno rispetto ai suoi standard ma è freccia velenosa nella faretra di Conte.
Borriello – 8 – Si esalta sul sintetico, ma in generale non gli si può rimproverare l’ostinazione positiva. Ci teneva e si è visto.
Conte – 10 – Mezzo scudetto è suo: ha disegnato una Juve sontuosa senza far montare la testa a nessuno. L’eccellenza tattica a livello europeo.
Gli altri: Storari 7, Grosso 6, Pazienza 6, Krasic 5, Elia 5, Marrone 6,5, Padoin 6,5.
Juve campione d’Italia: le foto da Trieste
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