Secondo quanto trapelato da fonti vicine al giocatore, Kakà, molto dispiaciuto e provato per la situazione, sarebbe scoppiato in lacrime nel corso dell’allenamento di oggi del Milan. Intanto la società rossonera ha precisato che non è stato raggiunto alcun accordo con il M. City e ha assicurato che “né Kakà né la società hanno firmato alcun contratto con il Manchester”. Il portavoce rossonero ha poi assicurato che stasera”Kakà giocherà dall’inizio“.
E anche il Manchester City, con una nota nel tardo pomeriggio di ieri, ha smentito le notizie di un accordo. Ma non ha negato l’offerta di 150 (o 120?) milioni per il club e di 75 complessivi per Kakà. Intanto si mobilitano i tifosi rossoneri più accesi: ‘Non si vende Kakà, non si vende Kakà“. Con questo coro circa quaranta tifosi della Curva Sud del Milan ha protestato per alcune ore sotto la sede del club in via Turati contro la trattativa più costosa della storia del calcio.
In un’intervista rilasciata a Calciomercato.it il portavoce del calciatore brasiliano, Diogo Kotscho ha affermato che “Kakà non ha ancora firmato con il Manchester City e non ci sono novità, l’offerta c’è e nelle scorse ore Kakà ha avuto dei colloqui telefonici con la sua famiglia. Ho parlato con lui e posso garantirvi che è tranquillo”. E sul possibile incontro definitivo di lunedì tra i dirigenti del City e il padre di Kakà ha detto:
“Ricardo è un giocatore del Milan e pensa solo a scendere in campo domani sera contro la Fiorentina. Bosco Leite è in vacanza a San Paolo e penso che a meno di grosse sorprese ci rimarrà fino alla fine della settimana. Se arriverà in Italia, sarà perché è cambiato qualcosa. Un incontro con il M. City? Probabilmente. Ma Bosco si muoverà solo se ci sarà un’evoluzione in questo senso. Deve parlare con il Milan. Kakà non sa se resterà tutta la vita a Milano”.
E Silvio Berlusconi dalla Sardegna sgombra ogni dubbio: Kakà, a quelle cifre può partire:
“Difficile fare restare uno che va a guadagnare certe cifre, ma ancora non è deciso niente. Probabilmente dovrò venderlo. Quelli del Manchester City, gli hanno fatto una proposta da capogiro. Oltre 15 milioni di euro netti d’anno di ingaggio. Se non lo vendo mi saltano tutti gli equilibri della squadra. Rischio di perderlo senza neanche guadagnarci niente. Solo che debbo tenere conto dei tifosi. Debbo trovare un colpo sul mercato. Vedremo. Certo che mi dispiacerebbe se Kakà partisse. È molto difficile però chiedere a un giocatore al quale è stato offerto così tanto, di restare per rispettare un contratto. Ho detto come la penso a Galliani: a un ragazzo che ha una carriera che non è per tutta la vita e ha la prospettiva di un introito molto superiore a ora, è difficile dire di no. E noi non possiamo aumentare uno stipendio già al massimo livello. Dovremmo aumentarlo a tutti e non è possibile, ma spero che rimanga”.
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