Non segna ormai da quel Lazio – Vaslui del 16 settembre. E’ Djibril Cisse, attaccante francese arrivato dalla Grecia e accolto in pompa magna dai tifosi biancocelesti, più festeggiato di Klose, bomber poi rivelatosi molto più prolifico (otto reti senza rigori). Si era presentato benissimo, con un’ottima prestazione in casa del Milan e un bel gol di testa.

Andò addirittura vicino alla doppietta all’esordio grazie ai passaggi di Mauri, quest’anno infortunato quasi cronico della squadra capitolina. Poi altre prove positive di sostanza, qualche assist vincente per i compagni, fino all’oblio del mese di dicembre. Le ultime partite sono state vissute dall’ex Panathinaikos nel dubbio continuo della panchina, superato nelle gerarchie d’attacco in due o tre occasioni da Tommaso Rocchi.

I mesi di permanenza in Italia sono ancora pochi e le attenuanti valgono per tutti i calciatori stranieri all’esordio in Serie A, ma la posizione in campo, non da prima punta per far spazio a Klose, comincia ad essere un alibi troppo debole perché Cisse appare più svogliato del solito in campo. L’Equipe qualche giorno fa ha scritto di un possibile interessamento dell’Auxerre per il francese. Il presidente del club transalpino Gérard Bourgoin ha lanciato la proposta di una colletta tra tifosi nel caso in cui la trattativa fosse ben avviata: 100 euro a testa per l’acquisto di Cisse.

In Italia il Corriere dello Sport scrive che ha detto ai compagni della Lazio che andrà via, che la sua esperienza laziale sta per chiudersi. E in Olanda scrivono che l’Ajax è sulle sue tracce, starebbe pensando a lui. Ma Igli Tare, ds dei biancocelesti intervenuto ai microfoni di Radio Manà Manà Sport 24, frena ogni fantasia di mercato dei club stranieri:

“L’Auxerre non si è mai fatto vivo per chiederci Cisse, e allo stesso tempo il giocatore non ci ha mai chiesto di essere ceduto. E’ fanta-mercato, durante il periodo di calciomercato capita. Finché il giocatore non si presenta e non ci chiede di essere ceduto, non ci sarà nessuna operazione in uscita. Cisse è un ragazzo orgoglioso non credo che andrà via senza lottare. L’esperienza di Pandev e Ledesma ci ha aiutato, è stata lezione che ci ha fatto decidere che noi non tratteremo mai un giocatore che non vuole rimanere”.

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