Tutti gli estimatori di Antonio Cassano, ma anche chi semplicemente crede che il barese meriti una possibilità in azzurro, possono mettersi l’anima in pace. In un’intervista concessa a Sky Sport il ct della nazionale Marcello Lippi è tornato sull’argomento, le sue parole dovrebbero lasciare aperte le speranze del doriano ma il loro sapore è quello di una definitiva bocciatura: “Cassano deve continuare a giocare come sa. Poi, quando io farò le scelte, se per caso non ci sarà, non deve pensare assolutamente che io abbia qualche motivo particolare né con lui, né con nessuno. Sono semplicemente convinzioni mie psico-tecniche”.

Ma non di solo Cassano vive la nazionale e quindi sono molti gli argomenti toccati dal viareggino nel corso dell’intervista. Uno di questi è l’inserimento in rosa degli oriundi, cioè di quei giocatori con doppio passaporto che stanno facendo le fortune di molte selezioni nazionali. In Italia abbiamo il campione del mondo Camoranesi e molti altri papabili come lo juventino Amauri, da telenovela la sua vicenda, o la new entry Thiago Motta. Se per il primo Lippi preferisce essere evasivo, per il secondo si dilunga affrontando il tema più in generale:

Quando Amauri avrà il doppio passaporto, vedremo. Motta si è già proposto, dicendosi disponibile a giocare con noi. Così come lo hanno fatto Ledesma e Taddei. Fa piacere anche se deve essere chiaro che non vogliamo fare una nazionale di oriundi. Ci sono tanti buoni giocatori in Italia”.


E poi ci sono i componenti del vecchio gruppo, quelli che tre anni fa alzarono la coppa al cielo di Berlino. Per Francesco Totti non ci sono più speranze, il ct avrebbe piacere di contare ancora sul romanista ma rispetta la sua scelta. Diversa la situazione di Gattuso, il milanista è stato fermo quasi per tutta la stagione ed è chiaro che non potrà essere al top della condizione in occasione della Confederations Cup ma Lippi conta molto sul suo contributo, a patto ovviamente che riesca a giocare qualche partita nel finale di campionato con la maglia del Milan.

Servono dunque i vecchi campioni ma dovranno essere mixati con i giovani ed è normale che allora ci si chieda se ci può essere una chance per l’ultimo golden boy italiano, Federico Macheda. Tempo al tempo, il viareggino apprezza i numeri del ragazzino del Manchester United ma resta con i piedi per terra, non bastano un paio di gol per dimostrare di essere un campione e vista la sua giovane età avrà tutto il tempo per raggiungere l’azzurro magari passando per le mani di Pierluigi Casiraghi.

Un ultimo pensiero va al campionato italiano. Dopo i sentiti complimenti a Gasperini per quanto sta facendo con il suo Genoa, Lippi non può fare a meno di elogiare Mourinho. Il portoghese ha dimostrato di saper gestire una rosa di campioni anche se non è riuscito a dare quel qualcosa in più all’Inter in versione europea, ma ci sarà tempo. In Italia i nerazzurri hanno però dimostrato di essere largamente superiori alla concorrenza e questo accade da tre anni a questa parte, il loro scudetto è più che meritato.

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