Orgoglioso e, a volte, antipatico, fiero e vincente, Marcello Lippi è un allenatore sui generis, uno dei pochissimi ad aver scritto il proprio nome tra i ct capaci di vincere un Mondiale, un viareggino con tutti i crismi, mare, sigari e irriverenza. Dopo il trionfo di Berlino un anno sabbatico, poi due, a riposare e a ricaricare le pile, poi di nuovo in sella con l’Italia per tentare la pericolosa, quanto poi fallimentare, avventura sudafricana; altro stress, altra spina staccata. E così risale al maggio 2004 l’ultima apparizione di Lippi su una panchina di una squadra di club, poi due bienni da selezionatore azzurro: uomo amante del relax e della bella stagione, ma anche uomo di calcio che ora ha deciso di dire basta. Vuole tornare ad allenare, mettersi di nuovo in pista. Club italiano? No, troppo rischioso. All’estero? Sono orientati diversamente, alla caccia di giovani rampanti dalle idee rivoluzionari o ancorati a vecchi decani che hanno messo le radici. E all’Anzhi fa troppo freddo. Una Nazionale, ecco cosa ci vuole.
Niente Ucraina, a Kiev lo volevano per preparare al meglio gli europei casalinghi dell’estate prossima; niente mete esotiche, troppo difficoltose. Per non dire rischiose. S’era parlato del Portogallo, ma Paulo Bento ha staccato il pass per Euro 2012 e allora i lusitani continueranno con lui. Poi spunta fuori la Turchia, trucidata dalla Croazia negli spareggi continentali, attualmente senza ct dopo le dimissioni, ad un anno dalla scadenza del contratto, di Guus Hiddink. Paese bello, calcio caldo, materiale umano interessante, clima clemente. La voglia di avere in panca un nome di spicco:
“Siamo delusi per la mancata partecipazione all’Europeo che pensavamo fosse alla nostra portata. Dobbiamo voltare pagina e le dimissioni di Hiddink sono state un gesto di responsabilità: non abbiamo ancora deciso con chi sostituirlo però ci serve un allenatore di spicco e di esperienza internazionale come è lui”.
Questo quanto fanno sapere dalla Federcalcio in riva al Bosforo e facendo un neanche tanto fantasioso identikit più di un indizio porta a Marcello Lippi. Siamo nel campo delle ipotesi, ma è pur vero che il Paul Newman de noartri ha ormai manifestato la voglia di tornare a fare il commissario tecnico per vivere il terzo Mondiale, il terzo in un continente diverso. La Turchia inizierà le qualificazioni per volare in Brasile nel 2014 a settembre prossimo, inserita in un Girone niente male con Olanda, Romania, Ungheria, Estonia e Andorra; Lippi, che ad oggi collabora con Macalli e la sua Lega Pro, in realtà brama nell’attesa di masticare di nuovo l’erbetta: sarà matrimonio o dovremmo ancora aspettare per rivedere il condottiero di Berlino su un’altra barca?
Riproduzione riservata © 2023 - CALCIOBLOG