Brutta figura quella degli azzurri, rimediata ieri al Puskas Ferenc Stadion nell’amichevole contro gli ungheresi. La delusione deriva più dal risultato e dalle tante leggerezze e disattenzioni commesse che non dal gioco che per quanto non esaltante si è attestato comunque si un buon livello.
Durante il primo tempo l’Italia esprime un buon gioco, grazie soprattutto ad un Pirlo illuminato e illuminante che sfiora il gol con una punizione dalla distanza e mette ordine con i suoi passaggi.
L’Italia tiene banco per tutta la prima mezz’ora di gioco esprimendo un buon gioco anche se manca la giusta lucidità in attacco, complice anche la rocciosa difesa ungherese, che anche grazie ad una migliore preparazione mette in campo un pò più di aggressività.
Una colpa degli azzurri è quella però di non far arrivare palloni giocabili a Luca Toni, che in bundesliga ha dimostrato un discreto stato di forma.
L’italia non concretizza e al 30′ arriva il calo fisico, e il baricentro si sposta verso la porta difesa da Buffon. L’Italia non riesce a riprendere in mano il gioco e l’Ungheria crea occasioni senza però incidere e si va all’intervallo sullo 0 a 0.

Nella ripresa Donadoni inserisce Inzaghi, Grosso, Di Natale e Barzagli e questi cambi danno un po più di rapidità all’azione. Rimane però il problema di un tridente che fatica ad intendersi, e così i vari movimenti di Inzaghi non vengono sfruttati se non con lanci improponibili.
L’Italia riesce comunque a passare in vantaggio grazie ad un lampo di genio di Aquilani, che come potete vedere negli highlights, in ’spaccata’ fa un taglio verticola per servire Di Natale che ’spizzica’ quel tanto che basta per beffare il portiere e regalare l’1 a 0 agli azzurri.
Gli uomini di Donadoni non si siedono sugli allori e continuano a spingere, cosa che faranno anche per il resto della partita. Ma a mancare è la preparazione e la condizione fisica, e lo si nota dalla mancanza di lucidità che si fa sempre più marcata.
Al 16′ Buffon fa il miracolo su un tiro di Leandro, ma sugli sviluppi del corner nessuno si ricorda di marcare Juhasz che infila l’incrocio con una splendida girata di sinistro.
Pochi minuti dopo un altro clamoroso errore concede agli ungheresi il vantaggio. Questa volta a sbagliare è Cannavaro, che prima si fa saltare da Priskin e poi lo atterra da tergo in area. È rigore netto. Il tiratore è Gera, palla da un lato Buffon dall’altro, e siamo 2 a 1 per l’Ungheria.

Gli azzurri cercano di reagire di forza ma il fisico non è dalla loro e in fase offensiva c’è più impulso che lucidità. E così non può che arrivare il terzo gol ungherese su contropiede.
Un Cannavaro non in serata commette un’altra leggerenza non entrando in maniera decisa su un pallone su cui era in anticipo, questo da l’occasione di offrire un assist d’oro a Feczesin che da solo davanti alla porta non deve fare altro che appoggiare in rete.
Nel finale l’Italia sfiora il gol con una punizione di Grosso e una girata di Ambrosini ma rischia anche sulle ultime incursioni ungheresi.
La partita finisce 3 a 1 e lascia ovviamente l’amaro in bocca per il risultato forse troppo pensante in vista dell’importante sfida con la Francia.

Nel frattempo ci saranno due partite di campionato che daranno l’opportunità di recuperare almeno in parte la condizione fisica, sperando che questo possa influire anche sulla lucidità, mancata nella partita di ieri sera.

Altra nota negativa di ieri sera l‘infortunio di Materazzi. Secondo i primi accertamenti il difensore della nazionale e dell’Inter è incappato in un ’serio versamento vascolare’, tipo di infortunio molto raro ma che imporrà un tempo di recupero molto più lungo rispetto a quello necessario per quella che inizialmente si considerava una semplice ‘vecchia’ o botta alla coscia destra.
Secondo il medico della nazionale il tempo di recupero sarà di diverse settimane e quindi precluderà a Materazzi la possibilità di disputare la partita con la Francia oltre ovviamente alla prima fase di campionato con l’Inter.

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