Lorenzo Insigne emoziona Napoli e i napoletani. Il giovane talento, nato il 4 giugno 1991 proprio nel capoluogo campano, è finalmente tornato a casa. L’attaccante, 163 cm per 59 kg, è a pieno titolo parte della rosa della squadra di Walter Mazzarri e si candida ad essere “il nuovo Lavezzi”, diciamo noi: le qualità sono quelle giuste per diventare meglio di Lavezzi, alla faccia dei tanti milioni spesi dagli sceicchi del PSG per assicurarsi l’argentino. Mentre l’allenatore tiene ancora in ghiaccio il presunto fenomeno Edu Vargas non ha alcun timore di schierare in questo precampionato Insigne.
La ragione? Presto detto. Mentre il cileno classe ’89 sembra ancora un pulcino bagnato ogni volta che viene mandato in campo, anche contro avversari modesti, Insigne sta facendo da subito la differenza. Complice il suo fisico leggero è entrato in forma senza farsi attendere, il calendario delle amichevoli estive del Napoli è costellato di reti segnate e di grandi prestazioni di Lorenzo Insigne. Colpo da fuoriclasse, velocità, visione di gioco, capacità di concludere a rete. Non gli manca davvero nulla.
Le foto di Lorenzo Insigne: il Lavezzi 2.0
Troppo facile giudicare un calciatore guardando le amichevoli estive? Vero, per carità, ma Insigne ha già due annate giocate da protagonista che parlano per lui. Nel gennaio 2010 il prestito alla Cavese, 10 presenze e nessun gol da appena maggiorenne, poi le due esperienze alla corte di Zdenek Zeman. Primo anno in Lega Pro con il Foggia (19 reti in 33 presenze), secondo anno al Pescara vincitore del campionato di Serie B a sorpresa con la consacrazione: 18 gol in 37 partite, un numero di assist difficili da conteggiare.
Veloce, dotato di un dribbling difficili da prevedere, rapidissimo negli scambi stretti e con un ottimo tiro che ha ancora margini di miglioramento. L’allenatore boemo lo piazzava spesso a sinistra, lui che è un destro naturale, nel suo tridente e con ampia possibilità di poter svariare. L’intesa con un altro attaccante di origini campane, quel Ciro Immobile ora al Genoa (con metà cartellino della Juventus), ha reso impossibile la vita a tutti gli avversari in Serie B. L’altro “tenore” degli abruzzesi, Marco Verratti, è andato a giocare sempre al PSG per la modica cifra di 14 milioni di euro. Così, tanto per dare l’idea delle potenzialità di quella squadra plasmata dalle sapienti mani del tecnico ora tornato sulla panchina della Roma.
Ora ci si domanda: Insigne può giocare in Serie A? Può essere una valida alternativa nel Napoli o addirittura un titolare in grado di far rimanere in panchina Goran Pandev, stimatissimo da Mazzarri. Difficile dirlo, soprattutto perché il precampionato degli azzurri è stato giocato tutto senza Edinson Cavani, impegnato alle Olimpiadi con il suo Uruguay, ma non c’è amichevole degli azzurri (a prescindere dagli avversari incontrati) in cui Insigne non abbia fatto faville. Tanto da guadagnarsi, con gran celerità, una statuetta del Presepe personalizzata realizzata dai maestri di San Gregorio Armeno.
Tripletta contro la Rappresentativa del Trentino, poi gol decisivo contro il Bayern Monaco, stasera assist nel suo esordio al San Paolo contro i tedeschi del Bayer Leverkusen.
Proprio l’ultima gara ha lasciato a bocca aperta gli spettatori dello stadio napoletano: continue accelerazioni, ottima proprietà di palleggio, guizzi imprendibili e tantissima voglia di fare bene. Un napoletano, di grandissimo talento, con la maglia del Napoli e per di più fresco di rinnovo fino al 2017, senza richieste eccessive e con il costo del cartellino fissato a 1500 euro (sì, avete capito bene) dai dilettanti dell’Olimpia Sant’Arpino. In sintesi il profilo del preferito da Aurelio De Laurentiis. Sarà lui fenomeno che cancellerà dalla memoria dei tifosi partenopei il Pocho Lavezzi, desideroso di incassare i milioni garantiti dagli sceicchi del calcio francese cambiando maglia dopo tante stagione d’amore e passione? Io scommetto di sì, magari proprio a partire dalla semifinale di Supercoppa Italiana a Pechino contro la Juventus.
Le foto di Lorenzo Insigne: il Lavezzi 2.0
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