“Mi sembra di essere un prodotto da supermercato. Sono sincero: fa piacere che il mio nome sia accostato a quello di grandi squadre, ma per ora è molto più importante mettermi a disposizione della mia squadra. Assieme a Colomba e ai miei compagni dobbiamo cambiare questa situazione”.
Chi è che ha pronunciato queste parole? Messi? Eto’o? Trezeguet? Toni? Drogba? No, David Suazo, da otto anni in Italia sempre con la maglia del Cagliari.
Ora che l’ honduregno sia diventato l’ oggetto dei desideri di Inter e Milan mi fa sorridere da un lato e preoccupare dall’ altro per lo stato di difficoltà economica in cui versano le nostre squadre. Se a 28 anni un calciatore non ha mai giocato in un club che lotta per i grandi traguardi significa che non è abbastanza bravo per farlo. Diversamente avrebbe già trovato chi avrebbe fatto una offerta irrinunciabile a Cellino, convincendolo a suon di milioni a lasciarlo partire verso altri lidi. Dal punto di vista tecnico è poi abbastanza limitato: se non ci sono praterie di campo in cui mettere in mostra le sue doti di splendido contropiedista perde più del 50% del proprio valore.
Tra l’altro non è nemmeno un mostro di continuità in zona gol: l’anno scorso ne ha messi 22, ma quest’ anno è fermo a quota 4 e due anni fa non superò quota 7, anche se fu limitato da un infortunio. Insomma a Milano può andarci, ma a mio parere solo come quarta punta.
Semprechè Cellino diminuisca le sue pretese..
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