Roberto Mancini (qui la sua gallery) non è sempre capace di resistere alla tentazione di cadere nella polemica, certo è che le sue dichiarazioni finiscono per fare sempre più rumore di quanto probabilmente lui stesso vorrebbe. Stavolta è riuscito ad inimicarsi un’intera categoria professionale, quella dei Medici Sportivi.
Nel dopo-partita di Inter – Atalanta, rispondendo ad alcune domande su Patrick Vieira e i suoi continui infortuni, aveva sostenuto che troppo spesso i Medici sociali tendono ad essere troppo prudenti, rallentando in maniera ingiustificata il recupero dei calciatori e dilatando il periodo necessario alla riabilitazione: “Sono peggiorati, una volta non facevano così“. L’obiettivo dell’invettiva può essere considerato il Dott. Combi, da diversi anni medico dell’Inter, ma la sua dichiarazione è stata presa piuttosto sul serio dall’intera categoria.
La prima risposta a giungere è stata quella del medico della Nazionale Italiana Enrico Castellacci che ha indirizzato una lettera a Mancini:
Lei mi fa un po’ di tenerezza: la medicina è una cosa seria, forse più di un gioco. Ha fatto bene il dottor Combi a usare cautela con Ibrahimovic per il trauma cranico e in occasione di lesioni muscolari: se i medici stanno più attenti alla salute dei giocatori, allora è un bene che siano peggiorati
Maurizio Casasco, presidente della Federazione italiana medici sportivi, rincara ulteriormente la dose chiedendo il deferimento per l’allenatore dell’Inter, una richiesta accolta per ora con l’apertura di un’inchiesta da parte dalla Procura Federale:
Le affermazioni di Roberto Mancini non solo non ci sono piaciute ma credo siano gravi, inaccettabili e irresponsabili. Non mi fermo solo a Mancini è un problema di sistema perchè ho parlato anche di Spalletti e di altre situazioni. La salute degli atleti, come quella delle persone, è un bene sovrano in assoluto.
In serata Spalletti comunicherà di non aver gradito il riferimento e di ritenerlo ingeneroso, mentre Mancini ha fatto immediatamente pervenire la sua piccata replica a margine della conferenza stampa per l’impegno di Champions League contro il Fenerbahce:
Non mi aspettavo le ire di tutti questi scienziati, anche perché ieri era domenica e di solito si fanno altre cose invece di scrivere lettere. La mia era solo una battuta, parlavo della mia esperienza personale e non volevo generalizzare o offendere qualcuno. In ogni caso il mio pensiero non cambia di una virgola. Casasco ha chiesto il mio deferimento? Non pensavo fosse lui. Io l’avevo lasciato direttore sportivo, si vede che ha fatto carriera. Combi? Io cerco di avere buoni rapporti con tutti, vorrei che lo facessero anche gli altri ed invece a volte non succede
La tempesta, iniziata nel classico bicchier d’acqua, farà fatica a placarsi se continueranno ad essere questi i toni. Quando sarà finita dovremo solo attendere la prossima polemica con Mancini come protagonista. Dopo essersi arrabbiato con giornalisti, arbitri, guardalinee, presidenti, dirigenti, giocatori e ora medici sportivi a chi toccherà?
Se fossimo nei panni dei raccattapalle di San Siro cominceremmo a preoccuparci.
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