Mario Jardel, 35anni e un passato anche in Italia nell’Ancona, è in cerca di una nuova squadra dopo un periodo molto difficile della sua vita. Il Brasiliano è un’attaccante eccezionale, vincitore di due premi “Scarpa d’oro” per il miglior cannoniere dei campionati europei, di ben cinque classifiche marcatori in Portogallo, una volta quella della coppa Libertadores e per due volte anche miglior realizzatore della Uefa Champions League. I numeri sono tutti dalla sua parte e spesse volte ci si è chiesti perché fosse ignorato o quasi dalla nazionale brasiliana, appena 10 presenze e un gol, e soprattutto perché nessuna squadra dei campionati europei più importanti avesse mai realmente voluto puntare sul suo talento. Nell’Aprile 2008 Jardel ha sopreso il mondo del pallone con le sue dichiarazioni choc (Gallery Fotografica di Mario Jardel):
“Sono un cocainomane, è iniziato tutto con cattive frequentazioni, poi, in rapida successione, sono arrivati il divorzio, la depressione, e la droga. Purtroppo non si tratta di un vizio passeggero; è un problema che ho da anni, e non sono nemmeno sicuro di non ricaderci un’altra volta. Anche se da due mesi riesco a starne lontano. Chiedo scusa a tutti per il cattivo esempio che ho dato”
Il brasiliano, che ha militato anche in Turchia nel Galatasaray, nonostante le difficoltà derivanti dalla sua situazione personale precaria, si è esibito sui campi di mezzo mondo: dall’Argentina con i Newell’s Old Boys ai ciprioti dell’Anorthosis, per finire persino in Australia con il Newcastle Jets. Un’artista girovago del pallone Mario, che adesso a distanza di un anno si dice “uscito dal tunnel” e con la voglia di sempre si sente pronto ad una nuova avventura calcistica.
“Da un anno non tocco nulla, merito di una grande forza di volontà. Ho allontanato i fantasmi che hanno infestato la mia vita, ma è una lotta quotidiana che non finisce mai. Incontro ancora gente che mi chiede se voglio fare un tiro, ma non ci sono più ricaduto”
L’amore per il calcio e la voglia di continuare a far sognare i tifosi sono state le sue spinte per cambiare vita perché il calcio per uno come lui è “come una terapia” e soltanto correndo dietro ad un pallone potrà sentirsi davvero tornato alla normalità. Per lui adesso pare esserci un nuova avventura all’orizzonte; è stato infatti contattato dai dirigenti dell’Olaria, squadra di seconda divisione di Rio de Janeiro, che sono pronti a scommettere ancora una volta sul suo talento. Mario è dimagrito, si allena regolarmente e si sente in gran forma, vorrebbe adesso “dare un dignitoso addio al calcio”, noi glielo auguriamo di cuore.
Riproduzione riservata © 2023 - CALCIOBLOG