E’ una proposta che ciclicamente torna al centro delle discussioni che riguardano la sicurezza negli stadi. Negli obsoleti impianti italiani transenne, barriere e reti di recinzione stazionano ancora in bella vista. Un pugno nell’occhio se si pensa ad altri stadi europei, anche se forse, prima di eliminare le barriere, sarebbe opportuno rimodernare gran parte dei brutti impianti calcistici italiani. “Il mio sogno è che nei prossimi tre anni, entro la fine della legislatura, vengano tolte tutte le barriere dagli stadi. Come accade in molti luoghi del mondo sono convinto che anche qui si possa arrivare a questo“, dice il ministro dell’Interno Roberto Maroni.
Nel corso della presentazione del protocollo tra Viminale, Ferrovie e Autogrill sulla tessera del tifoso, Maroni ha dichiarato: “Oggi è una giornata importante perchè viene siglata una convenzione che rappresenta un punto di svolta su una questione portante come la tessera del tifoso, che ha destato molte polemiche, preoccupazioni e parole di troppo. Chi è contro o non ha capito o fa finta di non capire o pensa che la violenza sia una cosa lecita“.
Maroni si è poi detto «ottimista che arriveremo presto a eliminare la violenza negli stadi», esprimendo soddisfazione per l’adesione delle società calcistiche «nonostante la pressione degli ultrà. La tessera del tifoso è stata dipinta come una schedatura ma questo non è vero perchè è uno strumento che favorirà il tifoso buono e non chi va alle partite con le spalle al campo e con altri scopi».
Il ministro dell’Interno ha poi affrontato il problema della violenza negli stadi, segnalando che a partire dalla seconda metà dello scorso campionato di serie A «ci sono preoccupazioni sulla ripresa della violenza» dentro e fuori gli stadi. Ma secondo Maroni non è necessario creare allarmismi: «noi monitoriamo i fenomeni mese per mese e le misure per la sicurezza negli stadi sono adeguate alle situazioni».
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