Ieri in Bolivia è stato registrato un record per quanto riguarda il calcio locale ma probabilmente anche a livello mondiale non si è mai vista una cosa del genere. Mauricio Baldivieso, 12 anni, 11 mesi e 28 giorni, ha esordito nel calcio professionistico con la maglia dell’Aurora de Cochabamba. La partita, contro il La Paz, era valevole per la prima giornata del campionato di Clausura boliviano, poco importa se alla fine il ragazzino non ha potuto festeggiare il suo esordio con una vittoria, la sua squadra ha perso per 1-0.
L’allenatore dell’Aurora è Julio Cesar Baldivieso, padre del giovane calciatore e con un passato nel mondo del pallone abbastanza importante in Bolivia e in altri paesi sudamericani. Era il minuto 84 quando ha deciso che era ora di provare il tutto per tutto e dare spazio a suo figlio inserendolo come attaccante al posto di un difensore. Il ragazzino, nei pochi minuti a disposizione, ha mostrato una buona personalità e gli avversari non hanno avuto alcuna remore nell’intervenire duramente su di lui.
In particolare l’intervento di Henry Alaca Maconde ha fatto infuriare i giocatori dell’Aurora e il suo allenatore, poco c’è mancato che non scoppiasse una rissa. Il preoccupato genitore ha definito criminale l’entrata del difensore e ancora più grave la decisione dell’arbitro di non sanzionarla con un cartellino rosso. A fine partita il giovane Baldivieso si è anche concesso ai microfoni dei giornalisti per commentare la sua storica prestazione, si è detto felice per il debutto alla tenera età di dodici anni, un momento molto importante per la sua carriera da calciatore professionista che si augura possa continuare nel migliore dei modi possibili.
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