Domani sera ci sarà anche lui tra gli undici inglesi che sfideranno a Wembley l’Estonia; presumibilmente il suo nome sarà presente nella distinta ufficiale anche a Mosca, nel secondo impegno dell’Inghilterra contro la Russia di Guus Hiddink. Stiamo parlando del roccioso, quanto giovane, difensore inglese Micah Richards, 19enne fenomeno del Manchester City: Shinawatra e Eriksson sanno bene che tipo di gioiellino hanno tra le mani e hanno rifiutato finanche di fissare una clausola rescissoria, per paura che qualche riccone facesse follie economiche per strapparlo ai Citizens (cliccando qui potrete accedere alla sua Galleria Fotografica).

Nato il 24 giugno del 1988 a Birmingham, un metro e 80 per 83 chilogrammi, Richards ha esordito nella Premier League contro l’Arsenal ad appena 17 anni. L’emozione del debutto si sommò al fatto che i Gunners erano la sua squadra del cuore, tanto che i suoi idoli calcistici sono da sempre stati giocatori come Vieira, Wright e Henry. Ma non bastava la passione per diventare un “fenomeno” del calcio: figlio di genitori di St.Kitts and Nevis, luogo di velocisti, ha abbinato alla sua prestanza fisica ad una tecnica discreta grazie al lavoro della Brazilian Soccer School di Chapeltown, nei pressi di Leeds; quindi le amorevoli cure dell’Academy del City che lo hanno fatto crescere quasi esponenzialmente. Ed ora eccolo qua, appetito da tutti i club importanti d’Europa.

Ma lui, numero 2 della terza forza del campionato inglese (anche grazie alle sue prestazioni), non ha grilli per la testa e i quasi 40 milioni di euro messi sul piatto da Sir Alex Ferguson non gli fanno né freddo né caldo. “Per andare a Euro 2008 ho bisogno di giocare sempre e al City ne ho la possibilità” ha detto laconico il possente teenager che pare sul punto di rinnovare il suo contratto “modesto” per prolungare la sua permanenza a Manchester oltre il 2010 (data di scadenza). E sarebbe garanzia di qualità per Shinawatra e soci, vista anche la duttilità del ragazzo (centrale di difesa o spostato a destra, ma anche centrale di centrocampo) e la sua personalità (i diverbi con l’ex tecnico Stuart Pearce a soli 18 anni indicano un caratterino niente male).

Domani sera, a Wembley, buona parte delle luci del mitico stadio londinese saranno puntate su di lui. E lui ce la metterà come al solito tutta per dimostrare ancora una volta il suo valore assoluto, magari farà pure gol. E non sarebbe la prima volta: proprio un mese fa, contro Israele, siglò il 3-0 dell’Inghilterra. Wonderful!



Le migliori foto di Richards










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