Alla Vigilia della partita di Champions League con il Rubin Kazan che si giocherà nello Stadio Tsentralnyi alle 18:30, Massimo Moratti esprime tutta la sua soddisfazione per il pareggio della Juventus contro il Bologna, dopo la sconfitta interista di Marassi: «…un solo punto di distacco invece che tre è importante come distanza, soprattutto in un campionato difficile come il nostro. Secondo me, sabato ha giocato bene tutta la squadra avversaria non solo Cassano. Non è stata una partita leggera, hanno fatto bene loro, il loro allenatore e soprattutto il loro pubblico che ha sostenuto la propria squadra in maniera fantastica. La Sampdoria se lo merita e va bene così».

Il suo allenatore invece è più concentrato sulla partita contro i russi: «È una squadra molto organizzata. Non so se cambia sistema per giocare contro di noi. Quella che ho visto io, una formazione con due linee di 4 e Dominguez dietro Bukharov. Poteva vincere a Kiev e per 70’ è stata superiore alla Dinamo. Con l’apporto del suo pubblico, farà bene e la partita sarà difficile per noi». Anche Moratti invita la sua squadra a non sottovalutare gli avversari: «Domani incontreremo una squadra fortissima e non una squadra ‘cuscinetto’ come ho sentito dire da qualcuno. Il Rubin è la squadra campione di Russia, una squadra che sfortunatamente ci è capitata come avversaria e che, ripeto, è molto forte. Dovremo disputare la gara con impegno».

Quando chiedono a Mourinho se è deluso del rendimento della sua squadra in Champions League da quando è all’Inter, considerato il fatto che è molto che i nerazzurri non vincono la competizione, il lusitano si spazientisce e prende le distanze dal periodo in cui lui ancora non era a Milano: «Non è mia responsabilità se l’Inter non vince in Champions da 50 anni. La mia storia in Champions è breve: ho vinto una coppa, ho giocato tre semifinali e una volta sono stato eliminato negli ottavi. Non sono mai stato eliminato nei gironi. Lo scorso anno il nostro girone non è stato positivo, non in linea con le nostre potenzialità, ma a due gare dalla fine eravamo già qualificati. Poi siamo stati eliminati dai campioni d’Europa».

Secondo il suo presidente la domanda era stata posta in modo un po’ provocatorio, ma non esclude che Mourinho possa essere nervoso nell’ultimo periodo: «Mourinho forse è nervoso, forse si tratta di tattica, ma non saprei. Anch’io non so interpretarlo. La domanda è stata fatta in termini provocatori, ma Mourinho ha risposto in termini molto normali perché lui, come me d’altronde, risponde dei periodi nei quali è stato in questa squadra. Non mi sembra sia stata una risposta provocatoria, piuttosto lo è stata la domanda».

Convocati Inter:

Portieri – Francesco Toldo, Julio Cesar, Paolo Orlandoni.

Difensori – Ivan Ramiro Cordoba, Javier Zanetti, Lucio, Maicon, Walter Samuel, Cristian Chivu, Davide Santon.

Centrocampisti – Dejan Stankovic, Ricardo Quaresma, Sulley Muntari, Patrick Vieira, Rene Krhin, Esteban Cambiasso, Alessandro Amantino Mancini.

Attaccanti: Samuel Eto’o, Diego Milito, Mario Balotelli.

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