Il posticipo del San Paolo era tutto tranne che una partita facile per i ragazzi di Reja. La valanga di gol che li aveva seppelliti a Bergamo 7 giorni fa richiedeva il riscatto immediato e la ricerca di una frettolosa “vendetta” indiretta dopo la batosta poteva nascondere insidie pericolose. La vittoria di misura che matura grazie alla magia (documentata nella nostra Fotogallery) di Marcelo Zalayeta è la dimostrazione di una grande maturità del Napoli.
Emanuele Blasi l’aveva detto chiaramente nella conferenza stampa del venerdì: “non dobbiamo fare 5 gol al Parma, dobbiamo farne uno più di loro e portare a casa i 3 punti“, parole da leader che si concretizzano nel suo lavoro in campo di instancabile mediano, anima del centrocampo insieme a Gargano. L’unica nota stonata della serata è che per raggiungere l’obiettivo è servito un guizzo dell’attaccante ex-juve, il gioco, la fluidità di manovra e così come l’apporto decisivo di Lavezzi sono mancate ancora una volta contro un Parma che con un po’ di fortuna avrebbe potuto raggiungere il pari.
Reja parte senza Hamsik, optando al suo per l’esperienza di Bogliacino, un giocatore a cui non manca la lucidità e i colpi migliori dell’esterno offensivo: parte proprio dai suoi piedi il lob che raggiunge Zaleyeta pronto alla mezza rovesciata che fulmina Bucci. Il Parma non soffre più di tanto il peso dello svantaggio, continua a macinare gioco, a mettere in difficoltà la difesa del Napoli senza riuscire a concretizzare centrando lo specchio della porta. Merito, nel caso specifico demerito, di Corradi che lotta senza incidere e finisce addirittura per ostacolare Reginaldo quando sta per colpire a botta sicura sul finire del primo tempo.
La ripresa non cambia i valori in campo: il Parma cerca il pareggio, il Napoli si difende con decisione ma senza il giusto ordine. Con il passare dei minuti, complice il campo pesante e viscido, la partita diventa “ruvida” con falli a centrocampo e abbracci proibiti nell’area di rigore napoletana che abbondano, pur senza conseguenze dal punto di vista arbitrale.
Il nuovo clima della gara non favorisce nemmeno la mossa tattica di Di Carlo, che inserisce Morfeo sperando di dare più fantasia alla sua manovra, vanificandone le lodevoli intenzioni. E allora nel finale, grazie ad un bel contropiede, potrebbe addirittura arrivare il 2 a 0 napoletano con Zalayeta che costringe Bucci all’uscita fuori area, lo dribbla e serve Lavezzi tutto solo all’altezza del dischetto del rigore. L’argentino tira di prima intenzione, con buona coordinazione, ma Falcone salva di testa a pochi metri dalla linea.
Finisce 1 a 0 nel tripudio del San Paolo, il Napoli dimostra di saper reagire e conquista i 3 punti, per il gioco e lo spettacolo si dovrà attendere un periodo migliore.
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