Parole amare quelle di Gabriele Oriali, direttore sportivo dell’Inter, all’uscita dall’incontro con il presidente Moratti nel quale avrebbe dovuto delinearsi il suo futuro nell’organigramma nerazzurro. Già la scorsa settimana la bandiera dell’Inter, da moltissimi anni nei quadri dirigenziali della società, aveva espresso la sua amarezza lasciando intendere che la sua esperienza all’Inter si sarebbe potuta chiudere.

Avevo un ruolo ben preciso nella società, che espletavo nel migliore dei modi, ma di fatto sono stato sollevato da questo incarico, sostituto, diciamo “fatto fuori”. Credo di essere arrivato al capolinea. È venuta meno la fiducia nei miei confronti, non credo ci siano i presupposti per continuare.

Moratti, inutile nasconderlo, è stato costretto a sacrificare Oriali per accontentare Rafa Benitez che per il ruolo ricoperto dall’ex calciatore nerazzurro ha chiesto e ottenuto la designazione di Amedeo Carboni. L’ex mediano della nazionale campione del mondo nell’82 non è intenzionato ad accettare un ruolo diverso, decisamente meno operativo dell’attuale, facendosi da parte. Per lui, che ha respinto categoricamente l’ipotesi di passare al Milan, si apre la possibilità di un incarico al Manchester City di Roberto Mancini?

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