Il primo Palermo – Napoli in Serie A dopo 35 anni di assenza si rivela una partita spettacolare, bellissima, emozionante da guardare anche per uno spettatore “neutrale”. Vincono in rimonta i rosanero grazie alla doppietta di Giovanni Tedesco, ma il Napoli non ha demeritato e sfodera una prestazione notevole che sarebbe potuta valergli facilmente un pareggio. (Clicca qui per la Gallery Fotografica, Clicca qui per il video della partita)
La squadra di Colantuono cerca una vittoria che manca in casa dal 26 settembre, la serata della punizione di Miccoli che stese il Milan al 90esimo. Da allora sono arrivati solo pareggi, a volte frutto della scarsa vena della squadra, spesso frutto della sfortuna. Per raggiungere l’obiettivo dei 3 punti, e riappacificarsi con il suo pubblico, il Palermo deve compensare le pesantissime assenze (Amauri, Miccoli, Bresciano e Guana) e decide di impostare la gara su ritmi altissimi, prendendo qualche rischio di troppo sin dall’inizio con la squadra allungata ed un centrocampo alto che non tiene mai la “linea” pressando pochissimo.
Il Napoli da parte sua non si sottrae allo scontro, parte molto bene e quando il Palermo si propone in avanti riesce a difendersi con ordine affidando le ripartenze ad Hamsik e Lavezzi. El Pocho appare molto ispirato, solo due grandi interventi di Fontana gli impediscono di portare in vantaggio gli azzurri. Nella seconda metà del primo tempo arriva la reazione dei rosanero, sfortunati nel cogliere 2 volte il palo nel giro di pochissimi minuti (conclusioni di Tedesco e Brienza) e successivamente bloccati da una bella parata di Iezzo. Nello stesso periodo arrivano due episodi “dubbi” nell’area di rigore del Napoli: una trattenuta su Biava di Cannavaro e uno sgambetto di Bogliacino che impedisce a Simplicio di calciare a rete. Rosetti lascia correre, scatenando le proteste del pubblico.
La ripresa è caratterizzata dallo stesso ritmo forsennato ed è il Napoli a trovare il gol al 9° grazie ad colpo di testa di Bogliacino, coraggioso nel deviare in rete il cross di Lavezzi nonostante l’opposizione di Zaccardo che lo colpisce al volto con una scarpata procurandogli un taglio al naso. Potrebbe essere la svolta della gara, ma il Palermo non ci sta e il vantaggio del Napoli dura poco più di 3 minuti: al 12° Giovanni Tedesco stoppa un pallone spiovente in area e calcia in equilibrio precario, la deviazione di Savini rende la parabola imprendibile per Iezzo. L’episodio è fortunato, ma il bel gesto tecnico del centrocampista palermitano (anche di nascita) resta. Il gol che decide la gara arriva al 21°, sempre grazie a Tedesco, lesto ad infilarsi nella maglie larghe della difesa del Napoli sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Nel finale la partita diventa ancora più bella, i capovolgimenti di fronte sono continui e repentini, con Reja che inserisce Calaiò per costituire il tridente offensivo e Colantuono che non modifica l’assetto della sua squadra nonostante il forcing del Napoli.
In verità alla mezz’ora Rosetti potrebbe contribuire a chiudere la gara in favore del Palermo: su un cross dalla destra vede un tocco di mani di Garics in area e fischia il rigore, il guardalinee Foschetti lo induce (giustamente) a ritornare sui suoi passi.
I ben 7 minuti (!!!) di recupero concessi dall’arbitro non bastano al Napoli per trovare il pareggio: gli azzurri si spingono generosamente in avanti, ma vedono tutti i loro tentativi infrangersi contro un Fontana attento in tutte le occasioni che contano, uscite comprese.
Il Palermo può festeggiare una vittoria che renderà serena per Colantuono e il suo gruppo la pausa delle Nazionali; Edy Reja nonostante la sconfitta ha tante ragioni per ritenersi soddisfatto dalla prova dei suoi ragazzi e può guardare con ottimismo alla ripresa del campionato fra 15 giorni.
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