Diabolico Gava: è brutto dover iniziare la cronaca di una partita citando l’arbitro. Ma il 2-2 finale di Parma-Juventus è stato pesantemente condizionato dall’atteggiamento del direttore di gara, incerto e impreciso in mille occasioni e che, alla fine, ha perso completamente la partita di mano. La baraonda consumatasi sul terreno di gioco ha cozzato col clima abbastanza pesante che si respirava prima del calcio di inizio a causa della morte del tifoso laziale; sugli spalti qualche striscione che rimandava alla tragedia con un nutrito gruppo di tifosi juventini che per protesta non ha assistito alla partita sulle gradinate piazzandosi nello spazio antistante allo stadio. Come risaputo calcio di inizio con 10 minuti di ritardo e, sempre in segno di lutto, fascia nera per i 22 protagonisti in campo.
Ranieri si affida al solito 4-4-2 con Criscito sulla sinistra al posto di Molinaro e Camoranesi dal primo minuto sulla fascia destra; Palladino a sinistra in sostituzione dello squalificato Nedved e per il resto gli stessi giocatori della sfida contro l’Inter. Il Parma risponde con un atteggiamento spregiudicato, con Cigarini e Morrone a fare da filtro in mezzo al campo e ben 4 giocatori con doti offensive: Gasbarroni e Pisanu, più avanti Reginaldo e Corradi.
Il primo tempo non è bellissimo. Il Parma ci mette ardore rispondendo positivamente ai dettami di mister Di Carlo; la Juve trotterella non incontrando troppe difficoltà ad arginare i ducali ma proponendosi troppo raramente dalle parti di Bucci. I padroni di casa allora alzano il baricentro dando l’impressione di poter pungere in modo consistente e il discreto forcing alla fine produce l’episodio principe della prima frazione: Reginaldo cade in area dopo un contatto con Criscito o, più verosimilmente, con Zanetti. Rigore dubbio ma Gava invece di dubbi non ne ha: settimo penalty stagionale contro i bianconeri e gol di Gasbarroni che batte Buffon con un tiro imparabile. Siamo allo scadere dei primi 45 minuti e infatti di lì a poco i 22 guadagnano gli spogliatoi: Parma in vantaggio dopo un primo tempo pimpante ma comunque grazie a un rigore discutibile.
Nella ripresa Ranieri inserisce subito Iaquinta per Del Piero, la Juve però non ingrana la marcia. Anzi gli avversari non mollano la presa e trovano il raddoppio con un bel gol di Pisanu: cross di Gasbarroni, Pisanu stoppa di petto, si beve Grygera e infila Buffon in uscita. Il Tardini è in delirio, la Juve in bambola. Chiellini si cambia di posizione con Criscito, con gli inserimenti di Tiago e Salihamidzic la voglia è quella di smuovere il torpore dei bianconeri e infatti il portoghese ravviva la manovra complice anche un calo vistoso del Parma. In debito di ossigeno i gialloblu arretrano troppo e gli ospiti iniziano a credere nella rimonta. Tanto è che accorciano le distanze con Legrottaglie: punizione dalla sinistra calciata da Tiago che trova la zuccata precisa del difensore pugliese. Tre minuti più tardi, al 33′, episodio che mette scompiglio in campo: Chiellini in scivolata su Morfeo, il fantasista (per altro appena entrato in campo) nel cadere a terra smanaccia ripetutamente il volto del terzino che si alza e va a protestare dal quarto uomo. Gava chiede lumi proprio al suo collega Pierpaoli che suggerisce di espellere entrambi. A fatica si sedano gli animi e al 36′ la Juve pareggia: cross di Brazzo, tocca Trezeguet e Iaquinta irrompe battendo Bucci con una zampata vincente.
Il clima è elettrico, la Juve vuole vincere. Gava, ancora lui, espelle direttamente Coly per un fallo chiaro ma non cattivo, punizione di Tiago e gol di Iaquinta. Sarebbe il 3-2 che inspiegabilmente l’arbitro annulla (spiegando al calabrese che non ha fischiato il suo fallo: ma allora quale?). Finisce dopo mille peripezie con un 2-2 pirotecnico la sfida del Tardini, una gara che forse non doveva essere neanche giocata. E che lascia l’amaro in bocca a tutte e due le squadre: al Parma, rimontato nel finale, alla Juve, che aveva trovato il terzo gol. Ma tant’è, Parma-Juve 2-2!
RETI: 43′ Gasbarroni (rig), 57′ Pisanu, 76′ Legrottaglie, 81′ Iaquinta
PARMA: Bucci 6; Coly 6,5, Falcone 5,5, Rossi 6, Castellini 6; Pisanu 6,5 (Morfeo 3), Morrone 7, Cigarini 6, Gasbarroni 7 (Dessena 5,5); Reginaldo 6,5 (Matteini sv), Corradi 6.
Allenatore: Di Carlo
JUVENTUS: Buffon 6; Grygera 5 (Salihamidzic 6,5), Legrottaglie 6,5, Chiellini 5, Criscito 5,5; Camoranesi 6, Nocerino 5 (Tiago 7), Zanetti 6,5, Palladino 6; Del Piero 6 (Iaquinta 7,5), Trezeguet 5.
Allenatore: Ranieri
AMMONITI: Legrottaglie, Morrone, Pisanu, Camoranesi, Palladino, Criscito
ESPULSI: Chiellini, Morfeo, Coly
ARBITRO: Gava di Conegliano Veneto
ASSISTENTI: Copelli e Stagnoli
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