Polemiche, indiscrezioni, gelosie e quant’altro: già in pochi scommettono sulla Francia alla vigilia dei Mondiali (anzi, in molti sostengono che i Bleus non passeranno neanche il primo turno), figurarsi se a questa scarsa fiducia di terzi si associa un clima a dir poco teso all’interno dello spogliatoio. Giocatori invisi ad altri, suggerimenti sottobanco dati al ct Raymond Domenech, idee confuse e una partecipazione in Sudafrica ottenuta con l’assist truffaldino di Thierry Henry, con la mano. Ma insomma, cosa succede in seno alla Nazionale transalpina? E’ presto detto: ci sono evidente crepe e spaccature all’interno dello spogliatoio, due sono i giocatori mal visti dal resto della ciurma e cioè Yoann Gourcuff e Sidney Govou.
Il primo è accusato di scarso impegno per l’economia generale della squadra, con Ribery che contro la Cina gli ha strappato la palla di mano per battere lui stesso una punizione che invece stava provvedendo a calciare il fantasista girondino. Non si parla più con Anelka e anche a livello di forma pare sottotono, con l’aggravante che per l’appunto si mette poco al servizio dei compagni sia in allenamento che in partita. Ma anche Govou ha iniziato a mettere il broncio dopo che i suoi colleghi hanno manifestato il piacere di vedere in campo Henry che nel tridente proposto da Domenech dovrebbe giocare proprio al posto del giocatore del Lione. Mentre a centrocampo lo “sponsorizzato” si chiama Abou Diaby.





Tutto qua? C’è anche il musone di William Gallas, per niente contento nel vedere la fascia da capitano sfilata dal suo braccio per allacciare quello di Patrice Evra (rivale storico anche in Premier League), col difensore dell’Arsenal che tra l’altro è stato l’autore dello storico gol qualificazione contro l’Irlanda. E per condire la minestra con un pizzico di pepe in più arrivano le parole del ministro e politico francese Rama Yade, critico nei confronti dell’alloggio carissimo della Francia a Knysna nell’albergo più bello d’Africa: “Se ho scelto questo posto cosi’ incantevole, con strutture perfette, è per togliere ogni alibi ai giocatori” ha tagliato corto uno stufato Domenech, che di sicuro avrà altro e di ben più importante di che pensare.
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