E’ un Reina a 360° quello intervistato dalla Gazzetta dello Sport. Il portiere del Liverpool, che ha portato i Reds in finale di Champions League con le sue parate sui penalty dei giocatori del Chelsea, vive sicuramente uno dei momenti più belli della sua carriera.
Ma rifiuta la definizione “speciale” nei sui confronti: “Non mi sento speciale – dice Pepe Reinaso di aver giocato una grande partita, ma nella vita se cominci a sentirti speciale sei finito. E io ho appena cominciato“.
Al portiere dei reds è stato chiesto come ha fatto a diventare così bravo nel parare i rigori, ecco la risposta: “La questione è semplice: ai rigori noi portieri non abbiamo niente da perdere, perché se uno tira bene è impossibile parare. Allora cerco di fare quello che si può fare: capire dove l’avversario è abituato ad andare, intuire se è stanco o nervoso. Poi mi muovo”.
Però non sente suoi tutti i meriti della vittoria: “Se i miei compagni non avessero segnato, le mie parate non sarebbero servite a niente”.
Al portiere viene poi chiesto se ballerà come ha fatto Dudek nella finale del 2005: “”Di solito no, ma chissà. Magari contro il Milan mi metto a ballare anch’io“.

Potete vedere l’intervista completa direttamente sul sito della gazzetta.

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