Dopo la domenica di follia a Bergamo, con la sospensione di Atalanta – Milan causata dalle intemperanze dei delinquenti Ultras, anche Roma – Cagliari (in programma questa sera alle 20.30) viene rinviata. L’Osservatorio Nazionale delle Manifestazioni Sportive, in accordo con il Questore e la Figc, hanno ritenuto troppo rischioso far giocare la partita.

Le notizie che giungono da Roma sono allarmanti: Ultras di Roma e Lazio si stanno “compattando” nei pressi dello Stadio Olimpico dando vita ad un’autentica “caccia al poliziotto”, continuando a cavalcare l’onda emotiva di un fatto di cronaca, la tragica morte di Gabriele Sandri, che nulla ha a che vedere con il calcio o con il fenomeno delle tifoserie organizzate.

Quanto sta succedendo nella Capitale non ha precedenti.
Nei pressi dell’Olimpico sono state incendiate diverse camionette, con lancio d’oggetti in direzione dei poliziotti impegnati nel presidiare lo Stadio. Ci sono già delle conseguenze per queste aggressioni e si segnalano ferimenti fra le forze dell’Ordine.
Non finisce qui, i raid degli Ultras continuano su diversi obiettivi, compresa la sede del Coni (colpita con una potentissima bomba-carta), la Caserma di Via Guido Reni, con danneggiamento delle auto in sosta, mezzi dati alle fiamme e ingentissimi danni. Secondo le ultime notizie d’agenzia gli Ultras avrebbero “transennato” il lungotevere rovesciando decine di cassonetti dei rifiuti e rimanendo in attesa delle cariche della polizia dopo essersi armati con spranghe e oggetti contundenti.

Una situazione gravissima che ci auguriamo non meriti ulteriori, tragici, aggiormenti. Il nostro unico augurio è che questi atti di guerriglia e aggressione alla polizia consentano di comprendere che il fenomeno Ultras merita di essere trattato con severità estrema, come un qualsiasi altro problema di ordine pubblico, e che questi teppisti si muovono secondo una loro personale e folle “agenda” totalmente indipendente dai fatti legati al Calcio.

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