L’avversario più pericoloso per la Roma si chiama Gerard Houllier.
Davvero un tecnico di rara intelligenza, l’uomo che guiderà domani i campioni di Francia del Lione agli ottavi di Champions League contro i giallorossi.
Intervistato in esclusiva, qualche giorno fa, dal Corriere dello Sport, si scopre un uomo di ingegno acuto, oltre che allenatore preparato e attento ai dettagli.
Inutile strappargli qualche anticipazione di natura tattica sul match di mercoledì prossimo: “Vi pare che a una settimana dalla partita vengo a dire come giocherò?”, ma una cosa la promette: “Abbiamo un dovere preciso nei confronti del pubblico che verrà allo stadio: fare spettacolo”.
Ma uno spettacolo finalizzato a portare a casa il risultato e non si faccia troppe illusioni la Roma di Spalletti: “Il periodo nero è alle spalle. Anzi, diciamo che si è trattato di una fase messa in preventivo. La nostra preparazione era mirata ad arrivare al massimo proprio per il doppio impegno contro i giallorossi”.
I precedenti tra il tecnico francese e la Roma non sono di buon auspicio per i capitolini; in due occasioni il Liverpool da lui allenato eliminò l’allora squadra di Capello: gli ottavi di coppa Uefa 2000-2001 e la Champions dell’anno successivo.
In molti, a Lione, esultarono al momento del sorteggio; l’avversario più temuto dai penta campioni di Francia era la supersonica Inter di Mancini.
Ma Houllier si guarda bene dal cadere nel facile tranello: “Quando si arriva gli ottavi c’è grande equilibrio.
La Roma è dietro ai nerazzurri in campionato, ma esprime un calcio più spettacolare. Quello che mi colpisce della squadra di Spalletti è la capacità di fare gioco senza perdere l’equilibrio in fase difensiva”.
Chissà se sarà rimasto della stessa idea dopo aver assistito alla debacle contro l’Empoli.
Attenzione Roma.
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