È caos nel calcio turco, nella giornata di ieri un blitz della polizia ha portato all’arresto di trenta persone tutte, secondo gli inquirenti, coinvolte in un colossale giro di affari legati al calcioscommesse. La mattinata di ieri è iniziata con le perquisizioni agli uffici e alle sedi di alcuni club, tra questi anche il Fenerbahce, la squadra di Istanbul che ha conquistato proprio al termine di questa stagione il suo diciottesimo titolo nazionale. Tra i trenta fermati figura proprio il presidente di questa squadra, Aziz Yildirim, in carica dal lontano 1998. Tra i dirigenti finiti in manette ci sono anche Sekip Mosturoglu e Nevzat Saka, rispettivamente numeri due dello stesso Fenerbahce e del Trabzonspor.
Non mancano nomi di calciatori, alcuni di loro godono di fama internazionale come Umit Karan, attaccante che può vantare presenze in nazionale oltre ad una lunga militanza nel Galatasaray; ma ci sarebbero anche Emmanuel Emenike e Sezer Ozturk, entrambi appena acquistati proprio dal Fenerbahce. Per il momento non si sa con precisione quali siano le partite finite sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori: si parla di Fenerbahce – Sivasspor 4-3, la partita che è valsa la conquista del titolo, ma anche la sfida contro l’Eskişehirspor. Si parla di circa venti incontri il cui risultato potrebbe essere frutto di una combine.
Dal quartier generale del Fenerbahce respingono ogni accusa. Yuksel Gunay, membro del consiglio d’amministrazione, difende il suo presidente e dice senza troppi giri di parole che l’arresto è frutto della volontà politica di voler colpire uno degli uomini d’affari più influenti del paese: “È abbastanza chiaro che ci troviamo di fronte alla manifestazione di uno stato di polizia. Vogliamo sapere quali sono questa partite su cui si starebbe investigando?”. Il pensiero ufficiale del club è affidato ad una nota con la quale si ribadisce l’estraneità più totale alla vicenda: “Vogliamo confermare ancora una volta la nostra fiducia nel nostro sistema legale, augurandoci che la verità emerga il prima possibile. Tutti dovrebbero sapere come il Fenerbahce non sia mai stato e mai sarà coinvolto in alcun tipo di attività illegale. Siamo orgogliosi del nostro passato pulito e vittorioso”.
Se le indagini dovessero confermare i reati ipotizzati ci troveremmo di fronte ad un terremoto che potrebbe ridisegnare drammaticamente il volto del campionato turco. A rischiare di più ovviamente il Fenerbahce che potrebbe pagare con la revoca del titolo appena vinto e addirittura con la retrocessione, ma sulla graticola ci sono anche altri importanti club tra cui Trabzonspor, Giresunspor, Sivasspor e Diyarbakirspor, perquisizioni sono hanno interessato anche la sede del Besiktas. La Uefa deve trovare il modo per estirpare il male del calcioscommesse nei campionati europei, dopo che tali problemi sono emersi anche in Italia e Grecia, se vuole evitare un pericoloso calo di credibilità per tutta la macchina calcio, ad oggi una delle maggiori produttrici di ricchezza del continente.
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