“A fine stagione lascio la Lazio, sono rimasto male per il cambio e per i fischi. E’ vero che avevo fatto un errore grossolano nel primo tempo, ma mi stavo facendo un mazzo così, da qui a fine stagione darò il massimo per questa maglia, ma poi lascerò la Lazio, me ne voglio andare, non mi importa se Lotito non mi paga più gli stipendi. A fine anno me ne vado” parole dure di Emilson Cribari, da quattro stagioni alla Lazio ma evidentemente desideroso di cambiare aria. Quasi 100 partite con la maglia biancoceleste, l’ex Empoli e Udinese è letteralmente scoppiato in lacrime domenica pomeriggio di fronte ai taccuini dei giornalisti.
Così il suo allenatore nel commentare questa uscita: “Era particolarmente stanco, noi eravamo in dieci e lui non riusciva più a salire; onestamente rimango basito davanti a questa cosa, se vuole andare via per la sostituzione c’è qualcosa che non quadra” le parole non esattamente sibilline del sempre schietto Delio Rossi. Sulla faccenda è intervenuto pure Claudio Lotito, numero uno della Lazio: “Cribari? Nessuno lo ha escluso dal progetto. C’è un clima sereno: lui ha male interpretato una parte del dissenso dei tifosi; non c’è nessun problema con la società, forse c’è stato un problema di caduta psicologica per una sconfitta come quella di ieri. I fischi non erano rivolti a lui, ha capito in modo diverso. Parlerò con il giocatore nei prossimi giorni perché la sua uscita ha sorpreso tutti“.
Interviene anche il fratello del giocatore, l’ex meteora del nostro calcio Binho: “Nel calcio si sbaglia, possono esserci delle giornate storte, però non si può mai togliere la dignità ad un calciatore che in campo ci mette sempre il massimo impegno. Con tutto il rispetto per il mister, che cosa poteva cambiare nel sostituire a pochi minuti dalla fine sul 2-0 un difensore per un altro? Fare quella sostituzione è stato come dare la responsabilità di tutto ad Emilson, renderlo il capro espiatorio del tracollo, come dire che ha sbagliato da solo“.
Binho poi continua: “Quando ho visto quella scelta sono rimasto offeso, ho anche pensato che avesse avuto qualche problema fisico, ma lui mi ha detto di stare bene. Quando Emilson giocò il ritorno dei preliminari di Champions con lo zigomo rotto, ha rischiato la sua salute per dare tutto alla società. In quelle circostanze pacche ed abbracci, ma quando è stato lui ad avere bisogno di un sostegno non c’è stata mai una chiamata, un dialogo, mai un sostegno morale. Anzi, quando le cose in campo sono andate male è stato sempre il primo a pagare e anche questa volta è stato così. Quando doveva dare una mano l’ha fatto, poi neanche un po’ di riconoscenza“.
Di diverso avviso Dino Zoff, ex allenatore e dirigente della Lazio: “È grave la situazione di Cribari, che ha rilasciato dichiarazioni pesanti. Quando leggo che era in lacrime non mi piace, perché è una forma di vittimismo, che non porta alcun beneficio. Magari c’era da piangere per Longo, non so se rendo l’idea… Non conosco a fondo la situazione, ma affermazioni così pesanti non fanno bene a nessuno. Da osservatore, nello spogliatoio della Lazio, qualcosa che non va c’è“. Insomma, un vero e proprio caso: lascerà Cribari la Lazio a fine stagione o ritornerà sui suoi passi? Vedremo.
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