Dopo la giornata da guerriglia urbana di ieri, in seguito alla morte del tifoso laziale Gabriele Sandri, scattano i primi provvedimenti: domenica non giocheranno nè la serie B nè la C e inoltre verranno chiuse fino a tempo indeterminato le curve di Taranto e Bergamo (teatro quest’ultimo di scontri e di sfondamenti dei vetri di plexiglas da parte di alcune frange di pseudo tifosi.

Ogni trasferta a rischio potrà essere limitata per opera dei prefetti che potranno anche ridurre lo spazio dedicato ai tifosi ospiti allo stadio e vietare la vendita cumulativa di biglietti. Gli stessi potranno essere acquistati solo singolarmente nella località in cui si disputa la partita.

I questori potranno anche, ove fosse necessario, vietare di giocare qualora si verificassero incidenti fuori dagli stadi.

Pugno di ferro dunque. Peccato che certe decisione avvengano sempre dopo e mai vengano preventivati. Intanto stasera sono state arrestate sette persone ritenute responsabili delle devastazioni di ieri nello stadio di Bergamo durante la partita Atalanta-Milan.

La Questura di Bergamo:
Gli arresti si riferiscono sia alla rivolta contro le forze dell’ordine che si è verificata intorno alle 14 fuori dallo stadio sia allo sfondamento della vetrata di protezione verificatasi nei primi minuti della partita. Le persone implicate sono state identificate grazie alle immagini filmate degli episodi di violenza.”

I provvedimenti non sono terminati: entro il 1° marzo ogni stadio che possa contenere più di 7.500 spettatori (praticamente tutti quelli di serie A e B) dovranno avere degli steward formati e selezionati; se non presenti, il prefetto potrà anche decidere di giocare a porte chiuse.

Il Ministro dello Sport Giovanna Melandri applaude alle norme:

Ho chiesto ai vertici del calcio la possibilità di produrre un gesto forte in particolare la sospensione dei campionati nelle prossime settimane

Dopo che anche noi di Calcioblog avevamo anticipato in giornata la possibile sospensione del campionato cadetto dunque arriva la conferma anche se a dire il vero la serie B aveva già deciso di non giocare per protesta seguita alla vicenda nota sui diritti tv.
Il Presidente della Triestina Stefano Santinel afferma:

Avevamo già deciso nell’ultima riunione di sospendere il campionato a oltranza dalla prossima giornata, ma avevamo deciso di dare un’ultima possibilità al governo che non ha voluto ascoltarci.”

Primi provvedimenti, alcuni dei quali sacrosanti… Basteranno?

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