Quando qualche anno fa entrò in vigore il nuovo regolamento della serie B, pochi fecero notare quello che avrebbe potuto comportare lo strano meccanismo ideato per i play-off.
Il regolamento stabilisce infatti che sono promosse in serie A la prima, la seconda e la terza, se quest’ultima ha un vantaggio sulla quarta di almeno 10 punti. Se il distacco invece è inferiore ai 10 punti, terza, quarta, quinta e sesta giocheranno i play-off.

L’errore madornale di chi ha concepito questo regolamento sta nella circostanza che se ad esempio all’ultima giornata ci dovessero essere 9 punti di differenza tra la terza e la quarta, e se ad esempio la quarta e la quinta si incontrano, un’ eventuale vittoria della quinta potrebbe far allontanare la terza dalla quarta oltre i 10 punti.
Prendiamo il caso della classiffica odierna che calza perfettamente.
Facciamo l’esempio che all’ultima di campionato ci sia questa classifica: Juventus 88, Genoa 80, Napoli 75, Mantova 67, Rimini 63.
Il Napoli va a Genova e il Rimini va a Mantova.
Se il Napoli dovesse battere il già promosso Genoa e il Rimini dovesse vincere a Mantova, il distacco tra la seconda e la terza salirebbe a 11 punti, quindi il Napoli sarebbe promosso direttamente in A.
Per quale motivo allora, il Rimini dovrebbe andare a Mantova a giocarsi la partita?
In questo caso, pertanto, non si può parlare di regolamento viziato, ma deve parlarsi di regolamento sbagliato, perchè ci troviamo di fronte ad una madornale disattenzione.
I più attenti, di tale difetto si erano resi conto già qualche anno fa, ma immaginarsi sul serio il profilarsi di un’evenienza del genere era pura fantasia anche per loro.
Alcune volte per dar vivacità ai campionati si concepiscono regolamenti assurdi.
All’epoca Galliani and company, ridussero il numero delle squadre che venivano promosse dalla B alla A, e aumentarono le squadre da 20 a 24 (poi tornate a 22).
Obiettivo tacito (ma neppure tanto tacito) era congelare in A le squadre con molto pubblico e favorire la promozione di quelle formazioni con molti tifosi che per un motivo o per l’altro non erano in A.
Il problema che si poneva era quello di mantenere il campionato vivace fino alla fine evitando che con un maggior numero di squadre e un minor numero di promossi alcune formazioni potessero trovarsi tagliate fuori troppo presto dalla lotta per la A.
Furono introdotti allora i “play-off eventuali”, ma come tutte le legislazioni d’emergenza, fatte per favorire qualcuno a discapito di altri, la bontà è un elemento accessorio e le voragini prima o poi emergono.

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ultimo aggiornamento: 05-05-2007


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