Massimo Maccarone guadagna 800mila euro, il più pagato della sua squadra; Quaresma, Huntelaar e Diego tutti insieme 10 milioni e 300mila euro (rispettivamente 3,5, 3 e 3,8). Il primo gioca nel Siena, gli altri tre nelle corazzate del calcio italiano Inter, Milan e Juve. Ebbene, il buon Big Mac (che di gol non ne ha mai segnati caterve ma che comunque ha una galleria di gemme niente male) l’ha buttata dentro cinque volte, esattamente quanto i colleghi (ma tutti insieme). Ovvio che il paragone potrebbe estendersi ad altri giocatori come Pellissier (0,6 milioni di euro) che ha segnato quanto Amauri (3 milioni in più sul conto in banca a fine anno).

Ma vogliamo soffermarci su Massimo Maccarone, perché è un giocatore atipico che tutti ricordano per l’exploit empolese e per il flop inglese, buttando al più un pensiero su di lui quale attaccante di riferimento di una mediocre squadra italiana di bassa classifica. Niente di più sbagliato. Dopo più di 70 anni (l’ultima volta era accaduto nel ’29) riuscì nell’impresa di esordire con la maglia azzurra dei grandi non avendo ancora giocato un solo minuto in Serie A. E nel 2002 il Middlesbrough sborsò più di 12 milioni di euro per averlo, l’acquisto più caro della storia del Boro.

Con la compagine inglese iniziò alla grande, poi fu fermato da un infortunio che ne impedì un’ulteriore ascesa. Dopo una breve parentesi tra Parma e Siena, tornò in terra d’Albione e pur essendo visto poco, passò alla storia del Middlsebrough per quei gol in rimonta che siglò in Coppa Uefa, sia ai quarti che in semifinale (doppietta). Poi il Siena, e da tre anni trascina la carretta praticamente da solo. Va bene i Ghezzal e i Calaiò, ma Maccarone fa effettivamente la differenza. Tecnica, potenza, senso del gol, corsa: cosa manca a questo giocatore per calcare altri palcoscenici?

Ezio Sella, allenatore in seconda del Siena e quindi collaboratore di Alberto Malesani, sa bene le sue doti: “Domenica ha fatto un gran gol, ma non è la prima volta. Massimo naturalmente lo conoscevo già da prima, ma ora che lo alleno personalmente mi sono reso conto che è un calciatore di ottime qualità. Lo vedo fare giocate di altissimo livello e non mi spiego come, nel corso della sua carriera, non abbia giocato in una grande“. E a fine gara ha incassato anche i complimenti di Handanovic, il portiere che Maccarone ha battuto con uno dei gol che si candida ad essere tra i primi cinque di questo campionato.

Forse l’atteggiamento mentale, qualche infortunio al momento sbagliato, o come spesso accade a taluni attaccanti (come ad esempio Di Vaio) la necessità di avere una squadra che gioca per lui. Ma sono solo ipotesi: possibile che, ad esempio, la Roma (in perenne ricerca di una prima punta) non possa trovare in BigMac il giusto terminale offensivo? Ad oggi è meglio Toni o il centravanti senese (in tema di Inter…)? E tra i pistoleri con le polveri più bagnate del west, i punteri juventini, non ci starebbe forse bene questo giovanotto di 30 anni dalla provincia di Novara? Misteri del calcio.

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