Nei giorni scorsi si era fatta insistente la voce di un forte interessamento dell’Inter e del suo patron Moratti per l’attaccante argentino Tevez.
Subito però a queste voci si erano accompagnate quelle che volevano l’operazione come molto complicata. Il problema principale è il cartellino del giocatore o meglio la sua proprietà che definire frammentata è un eufemismo.
L’attaccante argentino appartiene infatti al Corinthians (sua squadra di provenienza), al West Ham (sua squadra attuale) e alla MSI, la società del magnate iraniano Kia Joorabchian già proprietario del club brasiliano e interessato a entrare nel ricco calcio inglese.
La società nerazzurra aveva offerto per Carlito qualcosa come 30 milioni di sterline ma l’iraniano ha rifiutato e rilanciato a 40 milioni.
La motivazione di questa cifra sarebbe tutta nella giovane età del calciatore, classe ’84, e nel confronto con la somma esborsata l’anno scorso da Abramovich per Shevchenko che all’epoca ne pagò 31 di milioni per un atleta ormai trentenne.
Come se tutto ciò non bastasse arriva anche il Manchester United a mettere il bastone fra le ruote. Ferguson ha un budget di 50 milioni di sterline da spendere e dopo gli acquisti di Hargreaves e dei giovani Nani e Anderson si ritrova con una buona somma ancora nelle tasche, somma che andrebbe investita su un attaccante, Tevez è il primo nome nella lista.
Secondo alcuni bene informati addirittura ci sarebbe già un mezzo accordo e l’affare si potrebbe concludere già entro questa settimana.
Che può fare l’Inter? Prima di tutto deve aggiungere qualche milioncino alla sua offerta e poi continuare a premere sul giocatore sfruttando la forte componente argentina della squadra nerazzurra.
Solo così forse potrebbe arrivare a concludere a suo favore la vicenda.
Ma dopo l’acquisto di Suazo c’è davvero bisogno di buttar via tutti questi soldi?
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