È giunta al capolinea l’avventura di Stefano Colantuono al Torino, fatale per lui è stata la sconfitta contro il Crotone rimediata ieri, la sesta stagionale nonché la terza tra le mura amiche dell’Olimpico. Il suo esonero era nell’aria già da ieri, dopo la partita l’allenatore non si era presentato in sala stampa adducendo un forte mal di testa come motivazione del forfait. Era presente invece Urbano Cairo che aveva fatto capire di non essere per niente soddisfatto e che in serata avrebbe analizzato la situazione dei granata con Rino Foschi.
Ancora non si conosce il nome del sostituto ma tutti gli indizi sembrano portare a Mario Beretta, secondo alcuni già ieri sera c’è stato un incontro a Milano per definire i punti dell’accordo. Altri candidati sono Cagni e Arrigoni, ma l’ex allenatore del Siena sembra essere in pole position e l’annuncio del suo arrivo sulla panchina granata dovrebbe arrivare a breve. Si capisce ora anche il motivo del rifiuto di Beretta quando era stato chiamato a salvare le sorti della sua ex squadra un paio di settimane fa. In Toscana avrebbe dovuto lavorare in condizioni davvero difficili e lui stesso non aveva nascosto di non riuscire a garantire la salvezza ai bianconeri.
Il Torino è invece tutt’altra squadra, pensata per dominare il campionato cadetto con giocatori importanti come Rolando Bianchi, David Di Michele e Aimo Diana. La promozione è ancora a portata di mano e secondo le indiscrezioni circolate in queste ultime ore Beretta firmerebbe un contratto annuale con opzione di rinnovo in caso di raggiungimento della Serie A. Il Torino con soli 23 punti si trova ai margini della zona play off con sette punti di ritardo sulle coppia di testa composta da Ancona e Lecce. L’esonero di Colantuono serve a dare una scossa ad un ambiente che in questi ultimi tempi è sembrato completamente in bambola, con un allenatore che non aveva più l’appoggio dei suoi giocatori. Il tempo per recuperare c’è, ma bisogna iniziare a cambiare il trend fin da subito.
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