Questa sera per il Gruppo D, si affrontano le due formazioni leader del girone: lo scalcagnato Milan Campione d’Europa e gli ucraini dello Shakhtar Donetsk. Le due squadre sono appaiate a 6 punti dopo tre giornate e sono reduci dallo scontro diretto del Meazza, di quindici giorni fa quando, i rossoneri apparentemente rinati, travolsero l’undici guidato da Mircea Lucescu e Cristiano Lucarelli, con un perentorio (e persino limitativo) 4-1. (Clicca qui per la Gallery e qui per il video della partita).

Nel frattempo, in casa rossonera è cambiato ben poco: a quel successo travolgente in Europa è succeduto il secondo tonfo casalingo consecutivo in campionato, contro la Roma che ha preceduto l’esaltante 5-0 di Marassi contro la Sampdoria e lo scialbo 0-0 interno con il Torino.
In Europa fino ad ora, il trand è stato opposto, con il Milan sempre vincente tra le mura amiche e sconfitto in trasferta, nell’ormai celebre e nefasta notte di Glasgow.

Per la sfida di questa sera all’RSC Olympiyskiy Stadium, Mircea Lucescu ha promesso un atteggiamento tattico più prudente rispetto all’andata quando, gli ex-sovietici avevano permesso ai piedi buoni rossoneri, Seedorf e Kakà, di fare il bello e il cattivo tempo. E’ battagliero il tecnico che fu anche alla guida dell’Inter e assicura che, pur consapevole della forza del Milan e della difficoltà della gara, “sarà una partita difficile” anche per gli uomini di Ancelotti.

In casa Milan, si cerca di dare continuità ai risultati, dal momento che risulta inspiegabile come si possa segnare cinque goal a Genova contro una squadra che non perdeva in casa da nove mesi e che non subiva reti da 630 minuti, per poi mettere insieme un solo goal su azione (su tre complessive) in ben 6 incontri casalinghi.
C’è anche da spiegare l’involuzione di gioco che colpisce a partite alternate e c’è ingraziarsi i tifosi che cominciano a spazientirsi.

In quest’ottica è stata accolta con grande gioia e speranza la convocazione di Ronaldo, che non gioca da Aprile e che si era infortunato (di nuovo) nel giorno della presentazione della rosa, lo scorso 31 luglio.
Sta bene il Fenomeno, che si dichiara “felice di essere tornato un giocatore”, e si mette a disposizione di Carlo Ancelotti che, difficilmente lo schiererà dal primo minuto, ma che potrebbe concedergli un spicchio di partita, anche per infondere fiducia nel resto della squadra.

Il rientro del numero 99 rossonero (sperando che duri) cambierà parecchie carte in tavola dal momento che, presumibilmente, il Milan tornerà con un modulo a due punte. Ciò vuol dire che uno tra Gilardino e Inzaghi farà panca (ma è così già ora), ma vuol dire anche che Kakà potrà arretrare il suo raggio d’azione, andando a giocare dove più gli piace. Vuol dire anche che Seedorf dovrà adattarsi ad un ruolo che non ama particolarmente e che potrebbe esserci più turnover a centrocampo.

Ma soprattutto, dovrebbero esserici più soluzioni e più imprevedibilità là davanti, senza contare che Ronaldo, con i suoi acciacchi e i suoi chili di troppo (ammesso che sia realmente così) difficilmente sbaglia una quantità così macroscopica di goal come i suoi compagni di reparto. Sempre che abbia superato il blocco psicologico legato alla paura di farsi nuovamente male.

Ragionamenti questi che, probabilmente avranno un riscontro solo parziale questa sera, ma che potranno avere sviluppi concreti dalle prossime partite. Intanto occorre vincere: per la classifica del girone, per il morale, per la testa, per i tifosi.

LE PROBABILI FORMAZIONI

Shakhtar (4-3-1-2): 30 Patov, 33 Srna, 27 Chygrynskiy, 55 Yezerskiy, 26 Rat, 11 Ilsinho, 18 Lewandowski, 7 Fernandinho, 8 Jadson, 99 Lucarelli, 25 Brandao (1 Shust, 3 Hubschman, 4 Duljaj, 5 Kucher, Yezerskiy, 9 Neri Castillo, 21 Gladkiy, 10 Vukic). All.: Lucescu.

Milan (4-3-2-1): 1 Dida, 44 Oddo, 13 Nesta, 4 Kaladze, 3 Maldini, 8 Gattuso, 21 Pirlo, 23 Ambrosini, 22 Kakà, 10 Seedorf, 11 Gilardino (16 Kalac, 2 Cafu, 25 Bonera, 19 Favalli, 32 Brocchi, 9 Inzaghi, 99 Ronaldo). All.: Ancelotti.

Arbitro: Pieter Vink (Olanda)

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