Questo weekend in Spagna si scriverà l’ultimo capitolo della Liga, il massimo campionato iberico. Si gioca infatti la 38esima e ultima giornata con i riflettori puntati su Nastic-Barcellona e Maiorca-Real Madrid, e in seconda battuta su Siviglia-Villareal, con speranze praticamente azzerate per i padroni di casa. E fin qui la parte bella: finale thrilling per un campionato mediocre (basta vedere i punti delle prime in classifica e il numero di sconfitte).
Poi c’è la parte quantomeno curiosa: il Barcellona avrebbe messo una “taglia” sul Real Madrid. O meglio, avrebbe promesso grosse somme di denaro agli avversari del Real, il Maiorca per l’ultima giornata, perchè diano tutto contro le merengues.
Non è la prima volta che accade e non è solo il Barca ad usare questi espedienti. Ovviamente questo comportamento è vietato dal regolamento della Federcalcio spagnola ma non solo è abituale, ma è anche noto a tutti: media, pubblico e quindi, autorità.
Se ne parla poco, nonostante sia noto, forse anche perchè non si sa bene come porsi davanti a questa insolita questione.
Mi spiego: un conto è una società che offre del denaro ad un’altra società (o direttamente ai giocatori) per perdere una partita.
Qui non ci piove: è corruzione bella e buona.
Ma qui si parla di premi a vincere: sono noti, abituali e accettati. Solo che in genere, si promettono ai giocatori della propria squadra. I famosi premi-partita per intenderci.
Nel caso di quanto accade in Spagna, parliamo di una variante di quest’ultimo caso: il premio-partita viene promesso a terzi, come incentivo.
A parte che come calciatore mi sentirei offeso perchè con una simile offerta si mette in dubbio il mio impegno in circostanze normali.
Ma al di là di ciò, è veramente così scandaloso?
In fondo è uno sprone a dare il meglio, una sorta di assicurazione di vedere avversari, magari senza obiettivi, dare comunque il massimo.
Non lo so. Sono dubbioso. E voi? Cosa ne pensate?
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