Luca Vigiani, fiorentino doc nato nel capoluogo toscano 31 anni fa, probabilmente non aveva preventivato che una volta, nella sua carriera da calciatore, avrebbe realizzato una tripletta. Giocatore estroso dotato di buona tecnica e di corsa, rimane pur sempre un centrocampista che per quanto abbia il gol facile deve pur sempre pensare a recuperare palloni e a smistarli per gli avanti.

Ieri contro il Catania ha condotto la sua Reggina a una splendida vittoria: 3-1 e Natale più sereno per Lillo Foti e Renzaccio Ulivieri, 3 gol tutti nati dall’ex Livorno e fedelissimo di Walter Mazzarri. Una tripletta insomma che dovrebbe far scaturire elogi e votoni in pagella; ma se la Gazzetta gli ha messo un bel 8, Ulivieri nelle interviste di ieri per poco non lo bocciava.

Vigiani è stato bravo per i gol ma in costruzione di gioco ha sbagliato molto. Deve imparare soprattutto a uscire dalle cosiddette zone morte con il passaggio invece di intestardirsi nel dribbling” ha asserito ai microfoni il tecnico di San Miniato, evidentemente esigente all’inverosimile nei confronti dei suoi giocatori.

D’altra parte anche Ranieri la settimana scorsa aveva strigliato i suoi giocatori all’indomani della vittoriosa trasferta contro la Lazio, dicendosi non soddisfatto della prestazione della sua squadra. Insomma, chi è che diceva che in Italia conta solo il risultato?

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