Fiducia fino a un certo punto, ma non può essere venerdì sera lo spartiacque di Zeman alla Roma. Anche perché se il bisbetico boemo non è saltato prima è anche per assenza conclamata di un sostituto che possa garantire davvero quel qualcosa in più evitando ai giallorossi di doversi solo trascinare fino alla fine della stagione.
Nel colloquio, duro ma schietto, avuto dal tecnico con Sabatini e Baldini ne è venuta fuori anche un’ultima richiesta, ovvero un attaccante esterno, preferibilmente destro, che non debba costringere una scelta fuori ruolo o una soluzione che non dia profondità al gioco tipico di Zeman (ad esempio Totti e Pjanic dietro a una punta).
Il profilo è stato tracciato, l’allenatore invero ha dato nome e cognome sapendo che le casse a sua disposizione non sono colme come in estate: Bosko Jankovic del Genoa. Una richiesta low-cost, consapevole del fatto che sforzi per chi è in discussione non ne vengono fatti: Preziosi si era sempre opposto alla cessione, ma l’ennesima rivoluzione in rosa del Grifone può davvero dare un’accelerata sempre che Baldini creda ancora minimamente nell’attuale progetto (che poi è il suo progetto…).
La formula con cui i giallorosso proveranno l’accordo sulla deadline è quella del prestito con diritto di riscatto, ovvero quella più in voga quando non c’è convinzione o c’è necessità di presentare un bilancio come accade alle società quotate in borsa. Un milioncino subito più tre eventuali a giugno. Un ultimo sforzo che accontenterebbe Zeman e, a Roma, forse nessun altro.
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