Che siano i 55 milioni per Hulk, i 40 per Falcao o gli 11 per Guarin, il Porto ha le idee chiare: al Dragão non si fanno illusioni e sanno bene che il presidente Pinto da Costa, padre-padrone dei dragoni da 31 anni, i suoi campioni li cede. A una condizione, però: nessuna trattativa estenuante, nessun tira e molla o aste al ribasso, il Porto ha una politica economica, in quanto a mercato in uscita, chiara e schietta. Fissa il prezzo, il primo che sborsa il cash si porta a casa l’ennesimo gioiellino sbocciato alla foce del Douro, ancora una plus-valenza da gonfiare il portafogli, e via in Sudamerica a scoprire un altro giovanotto capace di infiammare la Primeira Liga prima e il calcio mondiale poi. La scorsa estate lo scouting dei biancoblu scoprì un colombiano non giovanissimo che giocava in Messico: fu così che per una decina di milioni di euro arrivò in Portogallo Jackson Martinez, colosso offensivo dei cafeteros che aveva prima strabiliato in patria con l’Independiente di Medellin, quindi fatto molto bene coi Jaguares de Chiapas.

Appena sbarcato in Europa, “Jackshow” (come è stato soprannominato da un giornalista lusitano) fa subito capire di che pasta è fatto: gol decisivo in Supercoppa di Portogallo e primo titolo vinto con la nuova maglia. A cinque giornate dalla fine del campionato il Porto è secondo a quattro punti dal Benfica (entrambe le squadre sono imbattute), il capocannoniere è manco a dirlo Martinez capace di andare a segno 23 volte in campionato più tre in Champions League dalla quale i Dragoes sono stati estromessi un po’ ingenuamente contro il Malaga agli ottavi di finale. Abile nel gioco aereo, potente eppure agile, altruista quanto basta il numero 9 del Porto è una punta devastante nel pieno della sua maturità calcistica: Paratici, uomo mercato della Juve, è già stato avvistato dalle parti del Dragão per visionare da vicino l’ennesimo craque in salsa portuense.

Come detto in precedenza la dirigenza dei dragoni ha un rapporto col mercato quasi unico in Europa: comprano a poco grazie a una rete di osservatori formidabili, quindi vendono per incassare plus-valenze clamorose (son riusciti a guadagnare anche dal passaggio di André Villas-Boas al Chelsea), il tutto vincendo con regolarità (il presidente Pinto da Costa si vanta da tempo di essere il presidente di una squadra di calcio più vittorioso della storia con 19 scudetti, 12 coppe di Portogallo e 18 supercoppe, più due Uefa, due Champions, due Intercontinentali e una Supercoppa Uefa, per un totale di 56 trofei). Stesso discorso vale dunque per Jackson Martinez: circolano indiscrezioni che suggeriscono un prezzo di 24 milioni di euro per averlo subito, una cifra importante ma non folle vista anche l’intenzione del club di rinnovargli il contratto fino al 2018 con una clausola rescissoria robusta. La Juve ci pensa molto seriamente.

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