Storie diverse, personaggi dall’età e il calibro totalmente differenti, eppure tutti meritano un titolo in prima pagina: il calciomercato ai quattro angoli del pianeta nel dorme mai, e con esso le sorpreso che questo sovente riserva.

La più grande riguarda Andrej Kramaric, puntero croato appetito da diversi grandi club, inclusa la Juve che aveva avviato contatti più che sostanziali con il suo entourage oltre che col Rijeka, squadra in cui è letteralmente esploso; ebbene, assodato il sorpasso del Chelsea ai danni dei bianconeri, con Mourinho che si era mosso in prima persona, alla fine Kramaric non si è convinto del “parcheggio” al Vitesse per i prossimi sei mesi propostogli dai Blues, finendo con l’accettare la proposta del Leicester, ultimo in Premier League ma desideroso di salvarsi a ogni costo. Come i 9 milioni di sterline, più bonus, che i Foxies hanno sganciato per assicurarsi le sue prestazioni, anche se in Inghilterra si vocifera di un accordo tacito tra Chelsea e Leicester con un diritto di acquisto a luglio.

Altro gioiello, molto più grezzo ma potenzialmente un crack, altra asta tra club di alto lignaggio: Martin Odegaard, stellina norvegese da alcuni mesi sulla bocca di tutti i maggiori operatori di mercato, dopo aver fatto il giro delle sette chiese su e giù per l’Europa, alla fine ha accettato, di concerto con i suoi genitori, la corte del Real Madrid: in settimana è atteso nella capitale spagnola dove lo accoglierà Carlo Ancelotti in persona per firmare il contratto, con la prospettiva di rimanere fino a giugno a casa, allo Strømsgodset, per poi trasferirsi definitivamente nella penisola iberica dall’inizio della prossima stagione, inserito subito in prima squadra per testare da vicino le sue qualità.

Chi non ha invece bisogno di alcun test o presentazione è Steven Gerrard, eterno capitano del Liverpool messo alla porta dai Reds; il fenomenale centrocampista ancora tira la carretta, vedi doppietta decisiva nell’ultimo turno di FA Cup, ma a fine stagione volerà negli Stati Uniti per giocare nella MLS. Né Orlando di Kakà, tanto meno New York di Henry, alla fine l’ha spuntata Los Angeles, la squadra meglio nota come Galaxy che fu anche dell’amico David Beckham, decisivo nel consigliargli la West Coast. Contratto di 18 mesi con un guadagno di 4 milioni di sterline, ma chissà non ci sarà la possibilità di fare una nuova capatina ad Anfield a campionato fermo, come fece Henry con l’Arsenal.

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ultimo aggiornamento: 07-01-2015


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