Luciano Moggi rincara la dose contro l’Inter di Calciopoli: “L’Inter non vinceva perché erano incapaci, delle pippe. Ma Moratti non c’entra, non era lui che faceva la campagna acquisti. Non è stato lui a portare in nerazzurro Vampeta, Taribo West e Hakan Sukur”. L’ex direttore generale della Juventus parla della sentenza della Cassazione, che ha annullato i reati per prescrizione.

“Alla fine, io sono stato radiato per aver chiuso Paparesta in bagno a Reggio Calabria. Ma andrò alla Corte europea s Strasburgo per cancellare questa cosa. E chi ha deciso, ci rimetterà pure qualcosa. Danni alla Figc? Vedremo. Dal 2006 ci ho rimesso tanti soldi. La prescrizione? Io mi sento innocente. Il procuratore della Cassazione ha detto che non ho chiuso io Paparesta in bagno. La giustizia sportiva però mi ha punito per quello. Lo avrei minacciato, ma lui non mi ha mai querelato”.

Moggi prosegue al programma La Zanzara di Radio 24:

“La realtà è che Paparesta aveva paura di quello che aveva fatto. Ci fece perdere la partita a Reggio Calabria. In nove anni, nessuno è riuscito a provare la mia colpevolezza e l’associazione a delinquere con un arbitro e poche persone è ridicola. Il tempo l’hanno fatto passare loro, non noi che ci dovevamo difendere”.

Moggi chiude parlando del suo futuro: “Andare a cantare a Sanremo. Non sono intonato, ma mi faccio aiutare. E anche l’inno della Juve l’ho fatto fare io a Paolo Belli”. La Juventus fa bene a richiedere due scudetti? “Questo non è un problema mio. Ma il campionato era regolare, i sorteggi erano regolari. Non c’era niente. Qualcuno forse poteva ritenere che andava bene così”.

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ultimo aggiornamento: 26-03-2015


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