Roberto Mancini oggi ha diretto il suo primo allenamento da CT dell’Italia, al quale è seguita una conferenza stampa. Tutti i tifosi italiani sperano che Mancini riesca a risollevare la situazione della nostra nazionale, che sta vivendo un momento decisamente nero. Il CT ha chiesto pazienza, ma ha anche cercato di guardare con ottimismo al futuro: “Non sono un mago, non ho la bacchetta magica per risolvere tutto in una partita, ci vuole tempo. Prima c’erano talmente tanti talenti e tutti insieme che c’era un’abbondanza incredibile. Io, però, sono fiducioso, penso che questi giocatori possano diventare bravi e darci tanto, molti di quelli che sono qui sono giovani, non hanno giocato molto in Europa, ma faranno esperienza. Ci sono tante Nazionali adesso molto forti che hanno avuto problemi, ma che sono cresciute negli ultimi anni. Questa deve essere una squadra che unisce in un momento di difficoltà come questo dopo la mancata qualificazione ai Mondiali“.

La sua nazionale ripartirà anche da Mario Balotelli, sul quale Mancini punta molto: “Non abbiamo avuto il tempo di parlare con Mario, ma avremo tempo per farlo. L’ultima volta che ci siamo visti è stata quattro anni fa, ora credo che sia diventato più maturo, ha due bambini e credo che questo lo aiuti. Quando era molto giovane era già un grande calciatore, poi non ha mantenuto le premesse, ma ho fiducia perché negli ultimi due anni ha fatto bene, dipenderà da lui come da ogni giocatore, chi viene in Nazionale deve riuscire a dare il massimo e comportarsi bene, è questo quel che conta“.

Poi il CT ha dovuto affrontare il tema Buffon. L’ex numero 1 della Juventus dovrebbe continuare a giocare difendendo la porta del PSG. Buffon ha detto di voler chiudere la sua avventura in Nazionale avendo percepito una certa insofferenza da parte di stampa e tifosi per la sua sola presenza. Mancini, invece, non considera finito il ciclo in azzurro di Buffon: “Ho parlato con Buffon al telefono. Mi ha spiegato la sua intenzione, penso che voglia continuare a giocare e quindi tutti quelli che giocano possono essere chiamati in Nazionale. Penso voglia continuare a giocare, quindi ho rispettato le sue volontà e mi sembra giusto. De Rossi? Per tutti quelli che giocheranno e saranno in condizioni e possono dare un amano saranno convocabili. La porta non è chiusa per nessuno

In considerazione dell’assenza di Buffon, Mancini dovrà scegliere il titolare per le partite contro Arabia Saudita, Francia e Olanda: “devo conoscerli bene. Li conosco solo per averli visto giocare in tv qualche partita. Sono tre ottimi portieri, forse ne manca qualcun altro che è infortunato, così come manca qualche giocatore che per numero non abbiamo convocato ma che potrà esserlo in futuro. Sul portiere titolare aspettiamo un attimo: ci sono tre partite e giocheranno tutti e tre. Perin 12esimo alla Juve? Se un giocatore non gioca, un po’ di difficoltà c’è. Poi per la condizione fisica non giocare per un portiere è un po’ problematico. Non so cosa farà o dove andrà, ma ha delle qualità tali che può farcela“.

L’Italia ha bisogno di fare risultato anche in queste amichevoli e Mancini lo sa bene: “L’Italia deve cercare di vincere sempre, anche se si tratta di amichevoli. Ranking? Cercheremo di risalirlo, possiamo farlo solo vincendo. Non fare grandi risultati nelle amichevoli è un limite che abbiamo sempre avuto. In queste prossime tre se riuscissimo a fare buoni risultati, sarebbe un buon punto di partenza“.

Fare risultato sarà importante, ma per queste prime uscite Mancini darà una chance a tutti: “La rotazione sarà totale, abbiamo giocatori alla fine di un campionato quindi stanchi, qualcuno magari dovrà giocarne tre visto che eravamo 30 e ne abbiamo persi quasi 5, vediamo Immobile e Zaza come staranno, probabilmente chiameremo qualcuno dell’Under 21. Comunque, penso giocheranno tutti“.

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ultimo aggiornamento: 24-05-2018


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