Mancano soltanto le carte ufficiali, ma a Firenze regna l’ottimismo e nel caso di Montella anche il buonumore: l’ex portiere del triplete interista Julio Cesar, ancora stabilmente titolare nella nazionale brasiliana, ha accettato da una settimana l’offerta viola (cioè un biennale alla Pizarro formula 1+1 con ingaggio a salire in caso di riconferma) e aspetta che il QPR, sua attuale società d’appartenenza retrocessa in Premiership, accetti l’indennizzo di 2 milioni, ma qualcuno parla di 3, per sostituire finalmente quel Viviano che ha deluso per prestazioni e comportamenti nonostante la sua fede dichiarata fiorentina.
A questo punto si aspetta forse soltanto un fax per l’ufficialità: pare essersi infatti estinta la possibilità di un prestito, pista sondata a suo tempo anche dal Napoli prima di chiudere con Reina, anche perché la dirigenza toscana troverebbe ciò che cercava. Bravura, esperienza, serietà. Non poteva infatti sembrare credibile il nome di Sorrentino (che a questo punto vuole il Torino a costo di ridursi l’ingaggio, ma Zamparini non molla sul cartellino profumatamente pagato nel gennaio scorso) così come alcune ipotesi estere alla Ruffier.
Con questo possibile tassello la squadra viola diventa davvero una delle serie pretendenti al podio Champions League, senza potersi più nascondere nonostante gli scongiuri del caso. Perché comunque quando parliamo di Julio Cesar parliamo anche del miglior portiere della Serie A per almeno 2 stagioni e di un profilo ancora talmente ambito in Europa e nel mondo al punto di essere comunque nel mirino di Arsenal, Milan e San Paolo.
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