Cristian Chivu e l’Inter si dicono addio in maniera consensuale. La notizia era nell’aria ormai da settimane, ma solo oggi se n’è avuta l’ufficialità con un comunicato diramato dal club nerazzurro tramite il proprio sito web. Con un anno e tre mesi di anticipo rispetto alla naturale scadenza (giugno 2015), il club milanese e il difensore rumeno si dicono addio e Chivu potrà così iniziare in anticipo quella che sarà la sua nuova carriera di procuratore di calciatori. Avrebbe dovuto essere il braccio destro del prossimo presidente della federcalcio rumena, Giga Popescu, ma l’arresto dell’ex calciatore del Barcellona, ha costretto Chivu a rivedere un po’ i suoi piani.

Quel che è certo, ad oggi, è che si conclude bruscamente il rapporto con l’Inter, anche se c’è da dare atto della massima onestà da parte del giocatore, da tempo infortunato e non utilizzabile da Walter Mazzarri, che ha accettato di rescindere per non percepire più indebitamente alcuno stipendio.

“Sette stagioni indimenticabili, costellate di successi, di vittorie, spezzate da giorni drammatici, accomunate dalla forza di superarli. L’Inter e Cristian Chivu – si legge nella nota del club nerazzurro – hanno condiviso un rapporto che è andato oltre il campo e il puro aspetto professionale. La Società ringrazia di cuore Cristian per essere stato protagonista con grande forza e lealtà di anni che saranno sempre ricordati fra i più gloriosi della storia nerazzurra. A Lui e alla sua splendida famiglia il saluto e il ringraziamento di FC Internazionale”.

Dopo un infortunio al piede, maturato nella stagione 2012-2013, Chivu torna a correre nell’estate del 2013, ma si ferma nuovamente e viene operato ancora al piede destro a Miami il 20 agosto. Nonostante i tempi di recupero previsti in 3-4 mesi, il rumeno non rientrerà in campo, anzi a febbraio 2014 sarà costretto a ricorrere ad un nuovo intervento chirurgico, che lo ha convinto definitivamente ad appendere le scarpette al chiodo. Chivu lascia l’Inter dopo sette stagioni e un palmares che recita quanto segue: tre scudetti, due Coppe Italia, due Supercoppe italiane, una Champions League e un Mondiale per club. Con l’addio del difensore rumeno, con una parentesi anche alla Roma, rimangono solo quattro gli eroi del triplete in casa Inter (Cambiasso, Zanetti, Milito e Samuel), ma nessuno di loro ha la certezza di essere confermato a giugno.

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