Mauro German Camoranesi è senza ombra di dubbio un simbolo della Juve del nuovo millennio: 288 presenze e 32 gol (li potete rivedere tutti nel video in cima), una carriera ricca di successi tanto in bianconero quanto con l’azzurro della Nazionale Italiana, personaggio mai banale tanto in campo quanto nelle dichiarazioni fuori dal rettangolo verde, l’argentino lasciò l’Italia nel 2010 per assaggiare la Bundesliga con lo Stoccarda prima di finire col calcio giocato in patria vestendo le maglie di Lanus e Racing. Ora Camoranesi fa l’allenatore nella seconda serie messicana (guida il Deportivo Tepic) ma non ha smesso di tifare Juve e di seguirne le gesta anche oltreoceano; intervistato da Tuttosport, il nativo di Tandil parla delle possibili mosse di mercato dei bianconeri.

Per lui Vazquez e Dybala sono dei buoni giocatori ma rappresentano ancora delle incognite, per il futuro meglio puntare sull’usato sicuro:

Vazquez l’ho affrontato negli ultimi anni in patria. Bravo, ma penso gli manchi un po’ di aggressività per giocare nella Juve. Dybala invece è un ragazzino che fa la differenza, quindi può essere da Juventus. Però giocare nel Palermo è una cosa, nella Juve tutta un’altra. E’ una mina vagante, un ragazzo di qualità: ma con la maglia bianconera la differenza la devi fare sempre. Chi consiglierei? Cavani! E’ un attaccante mondiale, certificato. Magari non basta lui per vincere la Champions, ma sicuramente ti aiuta a compiere il salto di qualità in Europa. Cavani-Tevez sarebbe una coppia fantastica”.

Questo il futuro, il presente della Vecchia Signora passa invece attraverso i piedi di alcuni campioni come Pogba e Pirlo; per Camoranesi il francese potrebbe pure essere sacrificato in cambio di un’offerta monstre, mentre il play bresciano è e resterà pedina imprescindibile:

“Pogba ha tutto a suo vantaggio: età, rendimento, qualità… Può fare quello che vuole e decidere senza fretta. Da juventino spero resti un anno. 100 milioni? Se pensiamo che due bravi giocatori costano 60-70… Pirlo invece non può mai essere un problema: lui i problemi li risolve. Ero convinto che potesse giocare fino a 40 anni, invece. Visto l’attuale livello del calcio italiano, Pirlo può arrivare a 50-53 anni. Non vedo in giro gente della sua qualità e della sua intelligenza”.

Chiosa finale su Massimiliano Allegri, a cui riserva elogi:

“E’ un allenatore che mi è sempre piaciuto, anche se adesso è semplice dirlo visti i risultati. Rispetto allo standard dei tecnici juventini, lui fa giocare le squadre in modo più rilassato. Meno diagonali e schemi e più libertà di decidere lasciata ai singoli giocatori. Anche io punto su fraseggio e tecnica”.

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ultimo aggiornamento: 11-03-2015


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